Esclusione del risarcimento del danno in presenza di conflitto di interessi dell’amministratore di Srl per fatto colposo del Fallimento attore
Deve escludersi la responsabilità dell’amministratore di s.r.l. per aver venduto terreni della società amministrata, poi fallita, ad altra società a lui stesso riconducibile, se il fallimento attore non fornisce la prova chedetta vendita abbia in concreto arrecato un reale danno e in qual misura. In particolare, tale voce di danno deve ritenersi insussistente quando il fallimento attore, scegliendo di chiedere un decreto ingiuntivo e poi il fallimento della società debitrice, ha di fatto procrastinato ai tempi e alle scelte di quella procedura fallimentare la reintegrazione del patrimonio della società fallita e la soddisfazione dei suoi creditori, con ciò accentrando di fatto in sé tutta l’efficienza causale che ha condotto al preteso definitivo impoverimento patrimoniale e interrompendo il nesso causale con l’illecito originario ai sensi e per gli effetti dell’art. 1227, co. 2, c.c. ( nella specie, il Tribunale ha statuito che il fallimento avrebbe potuto evitare il danno chiedendo immediatamente l’annullamento del contratto di compravendita ex art. 2475 ter, co. 1, c.c., oppure chiedendo e ottenendo de plano, una volta constatato il mancato pagamento del prezzo, la risoluzione del contratto – con tutte le previe o concomitanti iniziative cautelari conservative del caso – così da ottenere in entrambi i casi la retrocessione dei terreni alla società fallita senza dover procedere ad alcuna restituzione, atteso che il prezzo non era stato pagato neppure in parte).
Per visualizzare la sentenza devi effettuare login
Daniela Russo
Avvocato del Foro di MilanoLaurea in giurisprudenza a pieni voti presso l'Università degli Studi di Parma e abilitazione all'esercizio della professione forense presso la Corte d'Appello di Milano. Tirocinio formativo presso la Sezione...(continua)