L’eventuale invalidità di una delibera assembleare di esclusione di un socio non vale ex se sola a rimuovere l’intervenuta esclusione del medesimo socio sulla scorta di successiva deliberazione di esclusione
L’eventuale invalidità di una delibera assembleare di esclusione di un socio non vale ex se sola a rimuovere l’intervenuta esclusione del medesimo socio sulla scorta di successiva deliberazione di esclusione. Ne consegue che: i) il socio escluso deve ritenersi allo stato non avere autonomo interesse alla declaratoria di nullità della prima deliberazione apparentemente assunta; ii) per paralizzare l’efficacia dell’esclusione comunque deliberata (o, se si preferisce, rideliberata) successivamente è dirimente risolvere la quaestio facti sull’effettiva spedizione all’attore del relativo avviso di convocazione, non avendo il ricorrente articolato al riguardo in citazione alcuna censura ulteriore e diversa rispetto al difetto assoluto di informazione.