Recesso del socio di s.n.c. e liquidazione della quota del socio uscente
E’ legittimo il recesso ad nutum esercitato dal socio di una s.n.c. che, pure essendo a tempo determinato, prevede una durata più lunga delle aspettative di vita del socio più anziano.
Il valore di liquidazione deve essere determinato avendo riguardo, non al momento di esercizio del diritto, ma al momento in cui è decorso il periodo di preavviso.
L’obbligazione di liquidare la quota al socio uscente, avendo ad oggetto, sin dalla sua origine, una somma di denaro, ha natura di debito non già di valore, bensì di valuta, soggetto, pertanto, al principio nominalistico di cui all’art. 1277 c.c., con conseguente applicabilità dei principi sul risarcimento del danno da mora debendi, qualora la quota non venga liquidata entro il termine di sei mesi dal giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto.
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Chiara Presciani
Laurea in giurisprudenza con 110 e lode presso l'Università degli studi di Bergamo Dottorato di ricerca in Diritto Commerciale (XXIX ciclo) presso l'Università degli studi di Brescia. Avvocato iscritto all'Ordine di...(continua)