Know-how aziendale e concorrenza sleale: il caso Hello Kitty.
Non costituisce concorrenza sleale lo sfruttamento da parte dell’ex dipendente passato alle dipendenze di un’impresa concorrente, delle conoscenze tecniche, delle esperienze e financo delle informazioni relative alla politica commerciale dell’impresa dalla quale egli proviene, a condizione che non si tratti di informazioni segrete o riservate, e che, in ogni caso, non emerga una sistematica attività di distrazione della clientela e imitazione delle iniziative imprenditoriali della medesima. [Nel caso di specie, non vi è prova dell’impiego da parte dei convenuti di sistemi o modalità illegittime nell’approccio con la clientela dell’attrice e, soprattutto, del concreto utilizzo da parte dell’ex dipendente e della ex agente proprio di quelle notizie e di quelle informazioni aziendali riservate, anziché del rispettivo patrimonio di conoscenze ed esperienze, maturato, legittimamente, durante i rapporti negoziali inter-partes.]
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Federico Manfredi
Dottore in Giurisprudenza (Università Bocconi) e Dottore in Economia e Amministrazione delle Imprese (Università di Milano-Bicocca) cum laude – Avvocato presso Trifirò & Partners Avvocati - Socio Mensa...(continua)