Rischio di confusione e uso illecito del marchio simile a quello di un altro concorrente nel settore dell’abbigliamento
Ai fini della valutazione della confondibilità tra marchi, per cui bisogna verificare se vi è stata appropriazione del nucleo centrale del messaggio individualizzante del marchio anteriore, si deve inizialmente identificare se il marchio è qualificabile come “forte” o “debole”. Nel caso in cui il segno sia privo di aderenza concettuale o semantica con i prodotti e/o servizi designati, esso potrà essere connotato come marchio “forte”.
La valutazione del rischio di confusione tra marchi deve essere effettuata in modo globale e sintetico, considerando, in primo luogo, l’interdipendenza tra gli elementi costitutivi del marchio, quali quelli denominativi, grafici, simbolici, figurativi, fonetici. In secondo luogo, la capacità distintiva del segno incide sul rischio di confusione, il quale è tanto più elevato quanto più elevato è il carattere distintivo del segno anteriore.
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Emanuela Bianco
Name partner - AvvocatoAvvocato internazionale e dottore di ricerca in diritto della concorrenza Avvocato, Dottore di ricerca in Diritto della Concorrenza, Emanuela Bianco è Name Partner dello Studio Saglietti Bianco. Si occupa...(continua)