Simulazione dell’intestazione delle quote, revoca dell’amministratrice accomandataria e procedimento di esclusione del socio
Non costituisce illegittima mutatio libelli l’allegazione di un diverso titolo di proprietà (nella specie, successorio in luogo del diritto di proprietà, invero solo simulata) per l’esercizio dei diritti inerenti alla quota di partecipazione in una società in accomandita.
L’articolo 2319 c.c. ha funzione integrativa dell’articolo 2259 c.c., applicabile secondo il rimando dell’articolo 2315 c.c., in forza del quale la revoca per giusta causa può in ogni caso essere chiesta giudizialmente da ogni socio in presenza di gravi inadempimenti quali ad esempio comportamenti ostruzionistici lesivi del diritto di controllo sulla gestione, la mancata redazione-comunicazione di bilanci e rendiconto o la distrazione di utili.
Il comma terzo dell’articolo 2287 c.c. prevede che, se la società si compone di due soli soci, l’esclusione di uno di essi è pronunciata dal Tribunale, su domanda dell’altro.