Art. 3 d.lgs. 168/2003
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Il carattere ritorsivo dell’azione di responsabilità rileva ex art. 96 c.p.c.
La proposizione nei confronti dell’amministratore di un’azione di responsabilità di carattere ritorsivo, in spregio ai principi fondamentali di diritto che governano la materia societaria anche sotto il profilo processuale, con il tentativo, in difetto di rituale instaurazione del contraddittorio, di incardinare il giudizio innanzi a un giudice evidentemente incompetente, si connota come abuso del processo ed implica la condanna della società attrice al pagamento a favore dell’amministratore, ai sensi dell’art. 96, co. 3, c.p.c., della sanzione equitativamente determinata in misura pari alle spese legali.
Ripartizione delle funzioni tra sezioni ordinarie e specializzate ed eccezione di incompetenza
La ripartizione delle funzioni specializzate e le sezioni ordinarie del medesimo Tribunale non implica l’insorgenza di una questione di competenza, attenendo alla distribuzione degli affari all’interno del medesimo ufficio.
Esclusione del socio per gravi inadempienze: prova dell’avvenuta violazione dell’obbligo di non concorrenza. Competenza delle sezioni specializzate in materia di impresa
La circostanza che un socio di s.n.c. abbia lavorato part-time presso l’azienda di una società concorrente non dimostra che egli sia socio di fatto di tale seconda società, potendo lo stesso aver lavorato come dipendente. Infatti, [ LEGGI TUTTO ]
Riparto di competenza tra sezione ordinaria e sezione specializzata
La ripartizione delle funzioni tra le sezioni specializzate in materia di impresa e le sezioni ordinarie del medesimo tribunale implica l’insorgere di una questione di competenza e non la mera ripartizione degli affari giurisdizionali all’interno del medesimo ufficio. Infatti, [ LEGGI TUTTO ]
Tribunale competente nel caso di domanda di rilascio di immobile richiesta da cooperativa nei confronti del socio conduttore
La domanda di rilascio di immobili locati, con conseguente condanna alla corresponsione di indennità per occupazione sine titulo, esperita dalla cooperativa nei confronti del socio conduttore, relativa a rapporti societari, è disciplinata dagli art. 2511 e ss. c.c., cosicchè, ai sensi [ LEGGI TUTTO ]
Rito speciale del lavoro e connessione tra cause inerenti a rapporto mutualistico e cause di lavoro
La locuzione «ragioni di connessione» di cui all’art. 3, co. 3, d. lgs. n. 168/2003 deve essere interpretata nel senso che il regime della connessione, ove riferibile al cumulo di cause relative al rapporto mutualistico e al rapporto lavorativo, comporta il radicamento della competenza per le cause connesse dinanzi al giudice del lavoro. [ LEGGI TUTTO ]
Esclusione per morosità del socio di una cooperativa edilizia
Esclusione per morosità del socio di una cooperativa edilizia e determinazione della misura dell’indennità di occupazione
La prescrizione statutaria – la quale prevede che l’indennità di occupazione di un bene immobile assegnato da una società cooperativa a uno dei propri soci, successivamente escluso dalla società, vada calcolata nella misura corrispondente al canone di godimento, comprensivo delle spese di utilizzo dell’immobile – è conforme [ LEGGI TUTTO ]
Azione di simulazione e revocatoria di atti dispositivi e di delibere assembleari
In forza della c.d. connessione forte di cui all’art. 3, comma 3, del d.lgs. 168/2003, è di competenza della Sezione Specializzata in materia di imprese l’azione di simulazione assoluta degli atti dispositivi, pur non aventi ad oggetto le quote sociali, in grado di incidere, anche in via indiretta, sull’organizzazione interna della società e sul suo funzionamento, [ LEGGI TUTTO ]
Compravendita di quote, obblighi di garanzia e risarcimento danni per relativo inadempimento
In tema di compravendita di partecipazioni societarie la domanda risarcitoria per inadempimento agli obblighi di garanzia contrattualmente assunti dall’alienante (diversa dalle domande inerenti alla esecuzione della cessione delle quote e alla risoluzione del contratto) non è devoluta alla competenza per materia delle Sezioni Specializzate in materia d’impresa ex art. 3 co. 2° del d. lgs. n. 168/2003 e deve pertanto esser decisa dal Tribunale in composizione monocratica (nella specie l’attore, non proponendo richiesta di risoluzione per inadempimento della cessione delle quote della società acquistata, lamentava di avere subito danni, perché la società ceduta aveva dovuto far fronte a ingenti pagamenti in relazione alla propria attività d’impresa, che non era stata in grado di onorare, finendo per essere dichiarata fallita).