Art. 6 c.p.i.
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Accordi di coesistenza, successione nella titolarità dei diritti e rinuncia tacita
L’art. 2558 c.c., nel disciplinare tutti i casi di trasferimento di azienda, prevede, salvo patto contrario, una cessione automatica o “ipso iure” dei rapporti contrattuali a prestazioni corrispettive, che non abbiano carattere personale, che ineriscano all’esercizio dell’azienda e non siano ancora esauriti, ivi inclusi dunque eventuali accordi di coesistenza tra marchi.
La rinuncia ad un diritto, se pure non può essere presunta, può tuttavia desumersi da un comportamento concludente, che manifesti, in quanto incompatibile con l’intenzione di avvalersi del diritto, la volontà di rinunciare. La valutazione in concreto di tali comportamenti forma oggetto di un giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità se non per contraddittorietà intrinseca della motivazione o per sua carenza o illogicità. [Secondo il Tribunale, la mancata impugnazione della decisione adottata dall’EUIPO che ha dichiarato la nullità di un marchio registrato dalla società attrice, in accoglimento del ricorso promosso dalla convenuta, non integra gli estremi di una rinuncia ai diritti nascenti dall’accordo di coesistenza stipulato tra le parti.]
Denominazione di band musicale, contitolarità di un segno distintivo di fatto e limiti all’utilizzo
La denominazione di una “band” costituisce a tutti gli effetti un segno distintivo di fatto, idoneo ad identificare all’esterno in modo unitario una compagine di artisti musicali. In mancanza di una qualche strutturazione giuridica del gruppo, non è possibile individuare detto gruppo come soggetto separato e distinto rispetto ai suoi singoli componenti con la conseguenza [ LEGGI TUTTO ]
Proposizione di un’azione giudiziale di risoluzione di un contratto di licenza di marchio proposta solo da alcuni contitolari del diritto
L’azione giudiziale, anche in via d’urgenza, la quale presupponga la risoluzione di diritto (ovvero invochi la risoluzione costitutiva) nei confronti di una parte ritenuta inadempiente nell’ambito di un contratto di licenza di un marchio in comproprietà è ammissibile, in relazione alla legittimazione attiva, solo ove tutti i contraenti comunisti adempienti (ovvero la loro maggioranza) siano concordi nel prendere tale iniziativa processuale ovvero il loro consenso si presuma. [ LEGGI TUTTO ]