Art. 121 c.p.i.
41 risultati
Errata traduzione italiana di brevetto europeo e conseguenze sulla validità del titolo
La sanzione dell’inefficacia ab origine sussiste, ex art. 56 CPI, nei casi di mancato o tardivo deposito della traduzione del brevetto europeo e, in via interpretativa, non può escludersi che essa si applichi anche a situazioni di grave pregiudizio per la tutela dell’affidamento del terzo; tuttavia [ LEGGI TUTTO ]
Tutela del marchio di fatto, tutela del preuso locale e principi generali in materia di convalidazione.
Il titolare di un marchio di fatto non può invocare l’art. 20 c.p.i., che regola unicamente i diritti del titolare del marchio registrato. La regolamentazione del marchio non registrato contenuta nella legge (art. 2571 c.c. e art. 12, co. 1, lett. a, c.p.i.) attiene unicamente [ LEGGI TUTTO ]
Principio di esaurimento nell’ambito di una rete di distribuzione selettiva di prodotti di lusso
Nell’ambito della distribuzione selettiva regolato dall’art. 1, lett. e, del Regolamento Europeo n. 330 /2010 (che riprende, nella sostanza, quanto indicato nell’art. 1, lett. d, del Regolamento Europeo n. 2790/99), il “principio di esaurimento del marchio” [ LEGGI TUTTO ]
Mancanza di novità per predivulgazione di modello di utilità
Fermo restando che la caratteristica giuridica del modello di utilità è rappresentata dalla sua particolare novità intrinseca, diretta a determinare un incremento di utilità, ovvero di comodità, di un oggetto preesistente, ai fini della verifica circa la sussistenza del diritto di privativa, integrano [ LEGGI TUTTO ]
In materia di tutela brevettuale di prodotti alimentari probiotici
Rinnovazione del marchio e decadenza per non uso del marchio rinnovato
La norma sulla decadenza intende evitare che si possa riservare l’esclusiva del marchio ad libitum per un periodo di tempo indefinito, stabilendo [ LEGGI TUTTO ]
Quantificazione del danno derivante dalla contraffazione di un brevetto in base al criterio della royalty presunta
Il danno da contraffazione di brevetto può essere quantificato facendo ricorso al criterio residuale della cosiddetta royalty presunta, indicato dall’art. 125 secondo comma c.p.i. quale oggettivo parametro di valutazione, in ogni caso in cui la quantificazione non possa essere effettuata sulla base di più specifici criteri alternativi. Tale parametro [ LEGGI TUTTO ]
La riformulazione delle rivendicazioni brevettuali e la revoca del provvedimento cautelare dopo il decorso dei termini per proporre reclamo
Il titolare del brevetto ha la facoltà di sottoporre al Giudice una riformulazione delle rivendicazioni anche in un giudizio di nullità pendente e in ogni stato e grado del giudizio, purché esse rimangano [ LEGGI TUTTO ]
Contraffazione di modello ornamentale: determinazione del lucro cessante
In mancanza di elementi concreti, non è possibile di per sé assumersi come reale una meccanica ed automatica imputazione delle vendite del prodotto contraffattorio a riscontro delle mancate vendite del prodotto originale.
Quantificazione del danno derivante dalla contraffazione di un brevetto
La contraffazione di un brevetto può causare al titolare dello stesso danni consistenti (con riferimento alla specifica componente del lucro cessante) nella perdita di profitti, perdita che a sua volta è dovuta alle mancate vendite di prodotti incorporanti il componente brevettato da parte del suo titolare. Tuttavia, [ LEGGI TUTTO ]