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Art. 145 c.p.c.
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Nullità della notifica eseguita a soggetti diversi da quelli dovuti

La notificazione del decreto ingiuntivo può anche essere eseguita, a norma degli artt. 138, 139 e 141 c.p.c., alla persona fisica che rappresenta l’ente qualora nell’atto da notificare ne sia indicata la qualità e risultino specificati residenza, domicilio e dimora abituale. In tema di notifica, la qualità di rappresentante della persona giuridica e la sua residenza, domicilio e dimora, devono essere inseriti nell’atto da notificare e non nel plico. La notifica può, pertanto, essere seguita nelle mani della persona fisica che rappresenta la società, ma solo qualora sia indicata nell’atto da notificare e non altrove.

La notifica eseguita in luogo a soggetti diversi da quelli dovuti comporta l’inesistenza della notifica stessa solo in difetto di alcuna attinenza, o riferimento, o collegamento di quel luogo o soggetto con il destinatario, altrimenti essendo la notifica affetta da semplice nullità.

15 Gennaio 2020

Insussistenza di irregolarità della notificazione

La relazione di notifica che indica un destinatario diverso dalla parte processuale non integra i presupposti per l’irregolarità della notificazione, in quanto il soggetto indicato può essere diverso dalla parte processuale. Ciò, infatti, non impedisce che nei confronti del rappresentante del soggetto convenuto in giudizio possa essere eseguita anche la notifica a mezzo posta elettronica certificata, indistintamente all’indirizzo pec personale o a quello relativo all’attività professionale del soggetto.

Inoltre, ai fini dell’identificazione del destinatario, ai sensi dell’art. 145  comma 1 ultima parte c.p.c., è sufficiente cha la relata non lasci alcun dubbio né sulle generalità della persona né sul luogo di consegna: tale requisito è soddisfatto anche laddove queste ultime informazioni siano indicate nell’atto (e non nella relata di notifica).

15 Luglio 2015

Le modalità di commercializzazione di un bene possono integrare violazione di marchio

Pur in assenza di un vincolo contrattuale che impedisca di vendere prodotti di terzi produttori, costituisce contraffazione di marchio la condotta del rivenditore autorizzato di un certo marchio che adotti modalità di commercializzazione tali da [ LEGGI TUTTO ]