Art. 669 septies c.p.c.
25 risultati
Procedimenti cautelari, rapporto di garanzia e regolazione delle spese processuali
Nel caso in cui, nel contesto di un contratto di cessione di quote di S.r.l., la società venditrice si obblighi a garantire la società c.d. “target” ovvero l’acquirente ovvero per eventuali sanzioni comminate all’esito di una ispezione fiscale, l’adesione alla “rottamazione” da parte della società garantita non costituisce concorso colposo del creditore ai sensi dell’art. 1227 c.c., tranne nel caso in cui venga accertata la negligenza o la volontà di recare danno alle ragioni della controparte contrattuale. Se così non fosse vi sarebbe una eccessiva compressione della capacità decisoria della garantita, incompatibile con il canone della buona fede contrattuale [nel caso di specie il Tribunale ha rilevato l’insussistenza del concorso colposo della garantita perché, pur in pendenza di un giudizio di accertamento della legittimità delle contestazioni davanti alla Corte di Cassazione, vi era motivo di ritenere che l’Amministrazione potesse dar avvio alle procedure di recupero del credito, visto il rigetto dell’istanza di sospensione dell’esecutorietà della decisione di secondo grado].
La misura cautelare del sequestro conservativo ex art. 671 c.p.c. ben può essere emessa anche a tutela di crediti non immediatamente esigibili.
In caso di arbitrato, le spese del procedimento cautelare vanno regolate all’esito dello stesso procedimento – ancorché si esuli dall’ipotesi espressamente prevista ex art.669-septies c.p.c. di rigetto ante causam dell’istanza cautelare – perché la scissione tra la cognizione cautelare (propria del Tribunale) e quella di merito (propria degli arbitri) rende l’ordinanza cautelare il provvedimento conclusivo del procedimento di cui è stato investito il Tribunale.
Ricorso ex art. 700 c.p.c. per abuso di dipendenza economica: ambito applicativo della disciplina e definizione di “dipendenza economica”
La disciplina prevista all’art. 9 L. 192/1998 è di applicazione generale, ovvero si applica a tutti i rapporti di collaborazione tra imprese, nelle fasi della produzione e/o della distribuzione, rispetto a tutte le ipotesi di abuso di dipendenza economica e non limitatamente all’ipotesi di rapporto di sub-fornitura in senso stretto. [ LEGGI TUTTO ]
Legittimità della modalità liquidatoria di assegnazione pro quota ai soci di lotti di terreno sociale previo versamento pro quota a copertura delle passività sociali
E’ insussistente il fumus relativo all’addebito di violazione della disciplina ex artt. 2491 e 2462 c.c. da parte del liquidatore che abbia disposto l’assegnazione pro quota ai soci di beni sociali a fronte del versamento pro quota da parte degli stessi soci di somme corrispondenti alle passività sociali. [ LEGGI TUTTO ]
Pignoramento di quote di s.r.l., formalità esecutiva e funzione della notificazione del provvedimento alla società
Il pignoramento delle quote di s.r.l. deve essere eseguito mediante notificazione al debitore e alla società e successiva iscrizione nel registro delle imprese e non nelle forme del pignoramento presso terzi. Dunque la notificazione alla società [ LEGGI TUTTO ]
Domanda cautelare in corso di causa e individuazione del giudice competente ex art. 669 quater c.p.c.
E’ competente a conoscere della domanda cautelare il giudice della causa pendente per il merito ai sensi dell’art. 669 quater c.p.c. laddove sia ravvisabile un rapporto di inerenza attuale tra la domanda cautelare proposta e il giudizio di merito, nel senso che tale giudizio comprende nel suo oggetto l’accertamento anche del diritto alla cui tutela tende il provvedimento cautelare richiesto. [ LEGGI TUTTO ]
Sospensione dell’ efficacia di deliberazione assembleare adottata con il voto determinante di un falsus procurator
Si deve ritenere ammissibile l’intervento adesivo del socio accomandante, posto che questi ben può sostenere le ragioni della società ricorrente, essendo portatore di un evidente interesse alla salvaguardia del valore della propria partecipazione sociale e alla corretta formazione della volontà assembleare. [ LEGGI TUTTO ]
Sequestro giudiziario di azioni e domanda di merito proposta avanti un tribunale estero
Quando un soggetto, in qualità di erede universale, proponga presso un tribunale estero domanda per il riconoscimento (i) della proprietà di un certo quantitativo di azioni e (ii) dell’intestazione di parte delle stesse a un terzo quale fiduciario, nonché (iii) per la conseguente condanna alla restituzione di tali azioni, può essere richiesto [ LEGGI TUTTO ]
Accertamento della proprietà di titoli azionari e litisconsorzio
La domanda di accertamento della proprietà di titoli azionari instaura litisconsorzio necessario fra tutti i soggetti che vantano la medesima pretesa (fra i quali anche i meri intestatari delle azioni controverse) non potendosi rendere una pronuncia sulla titolarità di un bene [ LEGGI TUTTO ]
Revocazione del provvedimento sulle spese reso in sede cautelare
Va negata la natura definitiva alla pronuncia cautelare sulle spese, anche ove essa sia resa in fase di reclamo poichè, richiamandosi il principio di strumentalità, deve affermarsi che tale statuizione non è definitiva, nel senso di esclusione di ogni rimedio, contrariamente [ LEGGI TUTTO ]
Sequestro giudiziario di assegno circolare e strumentalità dell’azione cautelare ai fini della successiva azione di responsabilità dell’amministratore
Un’azione cautelare che miri ad ottenere il sequestro di un assegno circolare, prodromico ad un’azione di responsabilità verso un amministratore di srl ex art. 2476 c.c., deve essere necessariamente strumentale all’azione di responsabilità medesima. Laddove sia accertato che l’azione di responsabilità ha come obiettivo il rientro delle somme oggetto dell’assegno circolare in capo alla società, e ove sia al contempo accertato che l’assegno è già stato incassato, viene a mancare la strumentalità dell’azione cautelare, che va pertanto respinta.