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Art. 1226 c.c.
126 risultati
12 Ottobre 2015

Divieto di non concorrenza e cessione di quote

Il divieto di non concorrenza ex art. 2557 c.c. è applicabile in via analogica all’ipotesi di cessione di quote di partecipazione societaria, ove detto trasferimento realizzi il presupposto di un pericolo concorrenziale analogo [ LEGGI TUTTO ]

2 Ottobre 2015

Responsabilità per illecita prosecuzione dell’attività sociale, onere della prova e criteri di quantificazione del danno

Il risarcimento da porre a carico degli amministratori non può prescindere dall’individuazione del novero degli eventi che concretamente hanno cagionato il danno.

Qualora venga chiesta la responsabilità per illecita prosecuzione dell’attività sociale di cui all’art. 2486 c.c., esulano [ LEGGI TUTTO ]

15 Luglio 2015

Le modalità di commercializzazione di un bene possono integrare violazione di marchio

Pur in assenza di un vincolo contrattuale che impedisca di vendere prodotti di terzi produttori, costituisce contraffazione di marchio la condotta del rivenditore autorizzato di un certo marchio che adotti modalità di commercializzazione tali da [ LEGGI TUTTO ]

3 Luglio 2015

Obblighi di garanzia nei contratti di cessione di quote a titolo oneroso

È infondata la domanda risarcitoria mossa a fronte di presunti inadempimenti degli obblighi di garanzia previsti nei contratti di cessione di quote a titolo oneroso, in presenza di un contratto di interest rate swap sconosciuto ad una delle parti contrattuali, laddove la situazione patrimoniale della società oggetto di compravendita, alla momento della sottoscrizione del contratto, [ LEGGI TUTTO ]

12 Marzo 2015

Concorrenza sleale per agganciamento ed appropriazione di pregi

Costituisce fattispecie tipica di concorrenza sleale ingannevole, per agganciamento ed appropriazione di pregi, la condotta di chi, dapprima, [ LEGGI TUTTO ]

30 Gennaio 2015

Trasformazione “progressiva”, fallimento della società post-trasformazione e azioni della curatela

In caso di trasformazione di società di persone in società di capitali, decisa in condizioni di patrimonio netto negativo e seguita da dichiarazione di fallimento, il curatore fallimentare non può pretendere dagli ex amministratori della società, a titolo di risarcimento del danno alla massa dei creditori, l’importo corrispondente al disavanzo del patrimonio netto della società alla data della trasformazione.

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