Art. 1366 c.c.
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Contratto di franchising, buona fede e concorrenza sleale
In tema di contratto di franchising, costituisce atto di concorrenza sleale la condotta tenuta dall’affiliante che commercializzi i beni in canali dove vengano venduti a prezzi notevolmente inferiori a quelli imposti all’affiliato, togliendo ogni competitività e distruggendo l’immagine di esclusività che avrebbe dovuto essere assicurata per la salvaguardia, non solo dell’interesse della controparte, ma dell’immagine stessa del prodotto, di per sé idonea a far venire meno la collaborazione nell’interesse reciproco dei contraenti, che costituisce caratteristica essenziale del contratto. [ LEGGI TUTTO ]
Potere correttivo del giudice sull’equilibrio contrattuale, interpretazione dello statuto consortile e misura dei contributi dovuti in caso di recesso
Il giudice può rideterminare, integrando la relativa disposizione dello statuto consortile secondo i dettami della buona fede oggettiva (art. 1374 cod. civ.), nonché interpretandola secondo il canone di buona fede (art. 1366 cod. civ.), la misura del corrispettivo dovuto dal consorziato per il recesso dal consorzio [ LEGGI TUTTO ]
L’obbligo di rimborso ha la stessa ampiezza delle garanzie prestate
Quando in un contratto di cessione di quote sociali è prevista una garanzia relativa alla generica inesistenza di debiti verso soci e/o verso terzi, seguita da quella di un altrettanto generico obbligo di rimborso, quest’ultima – in virtù del principio di interpretazione secondo buona fede – deve intendersi in maniera esattamente corrispondente all’ambito delle (prime) garanzie concesse.