Art. 2043 c.c.
282 risultati
Il pagamento preferenziale: qualificazione giuridica del pregiudizio occorso al creditore pretermesso e legittimazione attiva
Secondo l’orientamento del Tribunale, il pagamento preferenziale non pare costituire un danno per la massa, ma solo per il singolo creditore pretermesso.
La soddisfazione di un creditore al posto di un altro, che a ciò sia legittimato secondo la corretta graduazione dei crediti, può tutt’al più generare una contesa tra le posizioni soggettive individuali dei singoli creditori, ma non anche un pregiudizio per la massa creditoria considerata nel suo complesso, che mantiene comunque la medesima consistenza [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità del professionista per inadempimento nella redazione di perizia
Il perito che, con dolo o colpa grave, fornisce un responso non corrispondente al vero, consapevole che la perizia richiestagli verrà utilizzata per la quantificazione del prezzo di una compravendita, è responsabile per inadempimento. Il nesso causale [ LEGGI TUTTO ]
Risarcimento del danno da investimento del titolo azionario
Una indebita sopravvalutazione del titolo sul mercato può condurre al risarcimento del danno patito dall’azionista perché egli, fidando sulla veridicità delle comunicazioni diffuse, avrebbe acquistato ciò che diversamente non avrebbe acquistato, quantomeno a quei prezzi.
Condizioni per la configurabilità di in un siffatto danno sono: [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale fra imprenditori operanti nel settore dei servizi funebri
In materia di servizi funebri, attività soggetta a concessione comunale, costituisce comportamento contrario alla correttezza professionale [ LEGGI TUTTO ]
Condotte decettive nel trasferimento di partecipazioni sociali
Qualora nella serie causale che conduce dalle condotte decettive al danno si inseriscano con efficacia causale del tutto assorbente rispetto all’asserito eventus damni tali e tanti fattori – tutti interni alla sfera del preteso danneggiato e da imputarsi quali altrettanti fatti (gravemente) colposi al medesimo – la fondatezza della pretesa risarcitoria relativa a tali condotte decettive deve essere esclusa in radice, anche in applicazione dei principi generali di cui agli artt. 41, comma 2, c.p. 1227 comma 2 c.c.
Azioni di responsabilità degli amministratori di s.r.l. promosse dal curatore fallimentare; la figura dell’amministratore di fatto e profili di responsabilità
Le norme di cui agli artt. 2392 e 2394 c.c., riferite espressamente alle s.p.a., devono ritenersi entrambe applicabili analogicamente, ex art. 12 disp. prel. c.c., anche alle s.r.l., attesa l’identità della ratio ad esse sottesa, nonostante il riferimento all’azione di cui all’art. 2394 c.c. non sia contemplato dall’art. 2476 c.c.; l’opposta interpretazione, infatti sarebbe illogica, irragionevole e presenterebbe dei probabili profili di incostituzionalità. Per effetto del fallimento di una società di capitali, dunque, la responsabilità degli amministratori sia nelle s.p.a., sia nelle s.r.l., ex artt. 2392 c.c. (azione sociale), e 2394 c.c. (azione dei creditori), confluiscono in un’unica azione unitaria e inscindibile esercitata dal curatore ex art. 146 l. fall. [ LEGGI TUTTO ]
Risoluzione del contratto di associazione in partecipazione e abuso dello strumento processuale
Il c.d. “abuso dello strumento processuale” è configurabile solo laddove vi siano gli estremi di una condotta propriamente di “mala fede” o comunque colpevolmente “temeraria”.
Azione di responsabilità nei confronti del socio e dell’ amministratore di s.r.l.
Non risponde ai sensi dell’ art. 2476 cod. civ. il socio che ha fatto confluire sul conto corrente della società i corrispettivi derivanti da una sua personale attività d’impresa, estranea all’oggetto sociale, corrispettivi che poi egli provvedeva a prelevare e destinare a sé stesso. Si deve, infatti, escludere [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore unico e delle socie di srl nella stipula ed esecuzione di accordi per l’ingresso nella compagine di una società
Responsabilità per comportamenti contrari a buona fede e correttezza nell’adempimento degli obblighi assunti con contratto di affitto d’azienda e di opzione d’acquisto
Salvi soltanto i casi in cui la sospensione del giudizio sulla causa pregiudicata sia imposta da una disposizione specifica ed in modo che debba attendersi che sulla causa pregiudicante sia pronunciata sentenza passata in giudicato, quando fra i due giudizi esista rapporto di pregiudizialità, e quello pregiudicante [ LEGGI TUTTO ]