Art. 2377 c.c.
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Impugnazione di plurime delibere di approvazione di bilancio della medesima società e interesse ad agire
Sussiste mancanza di interesse ad agire ex art. 100 c.p.c. nei casi in cui vengano riproposte le medesime censure svolte avverso precedenti delibere di bilancio già oggetto di impugnazione in sede giudiziaria. [ LEGGI TUTTO ]
Sanatoria di delibera assembleare nulla
In materia di sanatoria di delibera assembleare nulla, l’art. 2377, VIII co., c.c. deve essere interpretato nel senso che l’effetto sanante si produce solo se, in sede di vaglio incidentale operato dal giudice, la delibera sostitutiva risulti immune da vizi, anche qualora la stessa non sia stata oggetto di impugnazione. Ne consegue la mancata produzione della c.d. rinnovazione sanante, con conseguente declaratoria di nullità, qualora [ LEGGI TUTTO ]
Nullità e annullabilità della delibera assembleare di S.p.A.
La delibera assembleare di approvazione del bilancio di una S.p.A. non può essere impugnata per vizi che comportano annullabilità dal socio titolare di una quota rappresentativa del 1,16% del capitale sociale per mancanza del quorum del 5% del capitale sociale – previsto dall’art. 2377, co. 3, c.c. – che legittima il potere di proporre l’impugnazione delle deliberazioni dell’assemblea nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio.
La delibera non può riternesi nemmeno viziata da nullità perché una scorretta ripartizione delle spese e dei costi tra soci (motivo di doglianza del socio) non può configurarsi quale “oggetto impossibile o illecito” ai sensi dell’art. 2379 c.c.
Impugnazione di bilancio per insussistenza di un credito verso un ente pubblico
Clausola compromissoria statutaria ed arbitrabilità delle impugnazioni di delibere assembleari
Risulta circoscritta ai diritti disponibili dell’attore – ed è pertanto arbitrabile in presenza di clausola compromissoria statutaria – l’impugnazione da parte di un socio di una delibera assembleare di una s.p.a. per presunti vizi di corretta costituzione dell’assemblea, asserite omissioni [ LEGGI TUTTO ]
Mancanza di interesse ad agire in caso di impugnativa di bilancio
Nel caso in cui in bilancio siano recepite poste per sanzioni e penalità o risarcimenti danni comminate ai soci attraverso una delibera del c.d.a., non sussiste l’interesse, in capo ai medesimi soci, all’impugnativa di tale bilancio qualora sia già stata impugnata la delibera del c.d.a. dalla cui efficacia dette poste dipendono.
L’interesse ad agire previsto dall’art.100 c.p.c. integra una condizione della azione, la cui carenza è rilevabile anche di ufficio, e presuppone la esigenza di ottenere, attraverso la domanda giudiziale, un risultato utile, [ LEGGI TUTTO ]
Legittimazione consiliare all’impugnativa della deliberazione assembleare
La legittimazione attiva all’impugnativa della deliberazione assembleare per un vizio di annullabilità è attribuita, in caso di organo amministrativo collegiale, al plenum del consiglio d’amministrazione e non già al singolo amministratore, con salvezza di una lesione immediata, da parte della deliberazione impugnanda, di un proprio diritto (nel caso di specie non sussistente perché, avendo la deliberazione ad oggetto la revoca di tutti gli amministratori, non poteva dirsi esistente alcun diritto alla permanenza alla carica). Sicché il discorrere di «amministratori» nell’art. 2377, c. 2, c.c. è da interpretarsi, in caso di organo amministrativo collegiale, nel senso di consiglio d’amministrazione.
Inammissibilità della domanda di annullamento della delibera assembleare per difetto di quorum
Questioni in materia di compensi degli amministratori e giusta causa di revoca
E’ infondata la domanda di condanna al pagamento di una somma di denaro a titolo di maggior compenso per l’incarico di amministrazione a fronte di delibere assembleari, alle quali l’amministratore attore non abbia partecipato, che abbiano ridotto il compenso medesimo giacché l’assenza di un amministratore all’assemblea non costituisce motivo di annullamento [ LEGGI TUTTO ]
La determinazione del compenso dell’amministratore e il conflitto di interessi
L’annullamento della deliberazione assembleare che preveda un irragionevole compenso dell’amministratore può rilevarsi sia sotto l’aspetto del conflitto di interessi, sia sotto quello dell’abuso di maggioranza.
In entrambe le fattispecie la valutazione rimessa al giudice si fonda sulla ragionevolezza della misura del compenso, da valutare [ LEGGI TUTTO ]