Art. 2378 c.c.
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Sospensione dell’esecuzione di una delibera di esclusione del socio di società cooperativa
L’obiettiva gravità e illegittimità della condotta che ha giustificato l’adozione di un provvedimento di esclusione del socio di una società cooperativa, costituisce elemento da sé solo sufficiente a negare la sospensione dell’esecuzione del provvedimento stesso, a nulla rilevando che tale condotta possa costituire una reazione contro presunte condotte scorrette attuate dal consiglio di amministrazione ai danni del socio escluso.
Sospensione cautelare dell’esecuzione delle delibere assembleari. Comproprietà di partecipazione sociale ed esercizio dei “diritti dei comproprietari”
In tema di sospensione dell’esecuzione di delibere assembleari impugnate, la sussistenza del requisito del periculum in mora di cui all’art. 2378, 4° comma, c.c. – a differenza del previgente art. 2378 c.c. in cui si faceva riferimento ai ‘gravi motivi’ – implica una valutazione comparativa tra l’irreparabilità del pregiudizio che potrebbe subire il ricorrente dall’esecuzione (e/o permanente efficacia) del la deliberazione impugnata e il pregiudizio che viceversa potrebbe subire la società, [ LEGGI TUTTO ]
Iscrizione al Registro delle imprese del lodo irrituale
La natura contrattuale del lodo irrituale non può ritenersi ostativa dell’iscrizione dello stesso al Registro delle imprese, posto che, da un lato, l’art. 34 del d.lgs n. 5/2013 al comma 5bis equipara, quanto all’iscrizione al Registro delle imprese, il lodo alla sentenza, senza distinzione tra lodo rituale e irrituale, dall’altro, [ LEGGI TUTTO ]
Comproprietà della partecipazione sociale: disciplina applicabile e diritti esercitabili dal rappresentante comune.
In caso di comproprietà della partecipazione, che si risolve in una ipotesi di comunione ordinaria avente per oggetto la quota sociale, si deve procedere alla nomina di un rappresentante comune dei comproprietari (ex artt. 2347, primo comma c.c. e 2468, u.c., c.c.) al fine di assicurare, sul piano organizzativo, un corretto e trasparente svolgimento dei rapporti fra società e comunisti e di individuare un unico interlocutore con la società. [ LEGGI TUTTO ]
Sottoscrizione dell’aumento di capitale e legittimazione ad impugnare la delibera assembleare
La sottoscrizione da parte dei soci dell’aumento di capitale non esclude il loro interesse ad agire per far valere i vizi della delibera assembleare, non essendo ravvisabile nella loro condotta di sottoscrizione alcuna acquiescenza al deliberato. [ LEGGI TUTTO ]
Istanza di sospensione dell’esecuzione della deliberazione. Significato dell’espressione “esecuzione” contenuta nell’art. 2378 c.c. e limiti all’accesso della tutela cautelare
L’istanza di sospensione di cui all’art. 2378 c.c., pur presupponendo la previa impugnazione della delibera e pur dovendo essere formulata in seno a tale giudizio di impugnazione, dà luogo ad un subprocedimento che presenta tratti di autonomia rispetto al procedimento di merito a cognizione piena [ LEGGI TUTTO ]
Eliminazione della clausola statutaria di prelazione, abuso della maggioranza e sospensione della delibera impugnata
E’ abusiva la delibera di soppressione del diritto di prelazione, là dove sia assunta dalla maggioranza quando sono presenti (o di imminente verificazione) i presupposti per l’esercizio, da parte del socio di minoranza, del diritto consacrato nella norma statutaria, la quale viene dunque eliminata allo scopo di evitare che il socio eserciti il diritto ivi previsto. L’eliminazione dallo statuto del diritto di prelazione è possibile in tanto in quanto essa non elimini anche nel contempo il diritto di prelazione esercitabile dal socio al momento della deliberazione o in un momento subito successivo.
Efficacia delle delibere cd. a cascata nell’ipotesi di aumento di capitale e scioglimento della società per mancata sottoscrizione dell’aumento
La delibera di liquidazione condizionata alla mancata sottoscrizione dell’aumento di capitale fino all’ammontare necessario a coprire le ingenti perdite in cui versa la società, rappresenta un espediente per rispettare il diritto di opzione spettante ai soci che ancora non hanno dichiarato se aderire o meno all’aumento di capitale. La delibera deve, dunque, prevedere che in caso di mancato esercizio dell’opzione la società andrà in liquidazione, come prescritto dalla legge nell’ipotesi di perdita del capitale (cfr. art. 2484, co. 1, n. 1, c.c.).In tal caso, [ LEGGI TUTTO ]
Sospensione dell’esecuzione della deliberazione di ricostituzione dell’organo amministrativo
Nell’ambito della necessaria valutazione di bilanciamento degli opposti interessi ex art. 2378, comma 4, c.c., risulta prevalente l’interesse della società al mantenimento della delibera di ricostituzione dell’organo amministrativo, piuttosto che l’interesse dei ricorrenti a ottenere la sospensione della delibera stessa, per un asserito vizio attinente la mera iniziativa di convocazione di un’assemblea che, da chiunque promossa, si presentava come necessaria. [ LEGGI TUTTO ]
Patti parasociali e validità delle delibere assembleari di s.p.a.
Il voto del socio di s.p.a. espresso in violazione degli impegni assunti con un sindacato di voto non inficia la validità della deliberazione assembleare, anche nell’ipotesi in cui la società stessa abbia preso parte al patto parasociale. [ LEGGI TUTTO ]