Art. 2383 c.c.
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S.r.l.: potere di convocazione e assemblea totalitaria
La disposizione dell’art 2479, co. 1, c.c. che prevede la facoltà per tanti soci che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale di convocare l’assemblea sociale, prevale su eventuali previsioni statutarie difformi che riservino al solo amministratore il potere di convocare l’assemblea. Tale potere è implicito nella facoltà attribuita ai soci dal medesimo articolo di individuare argomenti da sottoporre alla collettività sociale.
Revoca di amministratore di s.r.l. e violazioni procedimentali
L’amministratore di s.r.l. non ha un diritto al mantenimento dell’incarico, giacché può essere revocato in qualunque tempo e ad nutum. Tuttavia deve essere riconosciuto all’amministratore revocato il potere di far valere la violazione della procedura seguita per l’adozione della delibera contenente la sua revoca, qualora non adottata in conformità alla legge e allo statuto. In simili circostanze l’amministratore può far valere eventuali profili formali di invalidità, essendogli invece preclusa qualsiasi contestazione in ambito sostanziale.
Alla revoca delle deleghe all’amministratore si applica la disciplina generale sulla revoca
La revoca delle deleghe da parte del consiglio di amministrazione nei confronti dell’amministratore delegato è soggetta alla stessa disciplina prevista per la revoca dell’amministratore. Si riscontra, infatti, una medesima ratio sottostante alle due fattispecie, e pertanto è giustificata l’applicazione in via analogica del dettato dell’art. 2383, co. 3, c.c.
Dimissioni della maggioranza dei membri del CdA e comunicato stampa di cessato “pactum fiduciae” verso i consiglieri revocati in s.p.a. quotata
La veemenza e la gravità dei contrasti emersi all’interno del CdA fa apparire pienamente comprensibile e senz’altro “giustificata” la scelta delle dimissioni fatta dalla maggioranza dei membri del CdA, da intendersi come decisione [ LEGGI TUTTO ]
Determinazione dei compensi del cessato Presidente del CdA di S.p.a.
La sussistenza di una determinazione del CdA volta ad attribuire un compenso variabile al suo Presidente può essere dimostrata dalla presentazione di un progetto di bilancio recante in nota integrativa espressa indicazione del compenso in parola.
La mancanza di giusta causa nella delibera di revoca deve essere specificamente dedotta dall’amministratore di s.r.l.
L’amministratore di s.r.l. che ritenga di essere stato ingiustamente revocato dall’incarico non può ottenere il risarcimento del danno in un giudizio da lui introdotto esclusivamente sul presupposto dell’invalidità della delibera assembleare di revoca. Infatti in tal caso il thema decidendum sarà cristallizzato attorno all’individuazione di eventuali cause di invalidità della delibera impugnata.
Per ottenere il risarcimento del danno l’amministratore dovrà, invece, specificamente dedurre la mancanza di giusta causa della revoca, ovvero l’assenza di un congruo preavviso.
Revoca di liquidatore di s.r.l. per denegato accesso al socio ai documenti sociali
Il testo dell’art. 2487 ult. co. c.c. non può esser letto come facoltizzante la revocabilità ad nutum dei liquidatori da parte dell’assemblea dei soci senza alcuna rilevanza delle ragioni sottese alla revoca, secondo la tesi per cui [ LEGGI TUTTO ]
Giusta causa di revoca dell’amministratore di società a partecipazione pubblica
Le previsioni in tema di compenso lordo annuale omnicomprensivo del presidente e dei membri del c.d.a. di società a totale partecipazione di Comuni o Province, di cui all’art. 1, co. 725 della l. n. 296 del 2006 (l. finanziaria per il 2007), possono riferirsi [ LEGGI TUTTO ]
Revoca di liquidatore di s.r.l. per aver negato al socio l’accesso alla documentazione sociale
Il testo dell’art. 2487, ult. co., c.c. non può esser letto come facoltizzante la revocabilità ad nutum dei liquidatori da parte dell’assemblea dei soci senza alcuna rilevanza delle ragioni sottese alla revoca, secondo la tesi per cui la giusta causa verrebbe in gioco [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità risarcitoria per revoca dell’amministratore e nomina di amministratori di spa da parte di enti pubblici
La responsabilità risarcitoria per revoca dell’amministratore senza giusta causa grava esclusivamente sul soggetto revocante.