Art. 2394 c.c.
433 risultati
Responsabilità dell’amministratore per atti di mala gestio e cessione di ramo d’azienda
La cessione di ramo d’azienda non vale di per sé a far venire meno i “debiti” gravanti sulla società cedente (art. 2560 comma 1° c.c.) e neppure il “danno” subito dalla società a causa del loro omesso pagamento, laddove l’eventuale pagamento integrale da parte del cessionario (ove effettivamente dovuto ai sensi del comma 2° della medesima disposizione e comunque di fatto corrisposto) ha semmai l’effetto di “elidere” il danno già cagionato. [ LEGGI TUTTO ]
Amministratore di fatto e ingerenza nella gestione
Le norme che disciplinano la responsabilità degli amministratori delle società di capitali sono applicabili anche a coloro i quali, come amministratori di fatto, si siano ingeriti nella gestione sociale in assenza di qualsivoglia investitura da parte della società, presupponendo la correlativa figura che le funzioni gestorie svolte abbiano avuto carattere di sistematicità e completezza. [ LEGGI TUTTO ]
Determinazione del danno da cattiva gestione in mancanza di scritture contabili
In materia di determinazione del danno da cattiva gestione da parte degli amministratori di società di capitali ed in caso di inadempimento dell’obbligo di tenuta delle scritture contabili, il criterio guida dello sbilancio, la cd. differenza tra attivo liquidato o liquidabile nella procedura concorsuale e passivo accertato, fornisce in sé ed anche quale principio di razionalità nel ricorso al metodo equitativo la modalità di ricostruzione del danno risarcibile, come affermato in giurisprudenza sia in presenza di omessa o irregolare tenuta della contabilità ovvero in caso di continuazione indebita dell’attività. Se, poi, l’impossibilità di determinare in modo specifico il nesso esistente tra le singole violazioni e l’intero danno può essere conseguenza della tenuta irregolare e fuorviante delle scritture il citato criterio introduce sia una presunzione sia un elemento su cui appunto ancorare la determinazione equitativa.
Improcedibilità delle domande proposte nei confronti di società dichiarata fallita in corso di causa
Qualora, a seguito di dichiarazione di fallimento, la parte che aveva agito in giudizio nei confronti del debitore rivolga la propria azione nei confronti del curatore, subentrato all’originaria parte ai sensi dell’art. 43 l. fall., la domanda dev’essere dichiarata improcedibile, in quanto inidonea [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità del curatore fallimentare: superamento della mera intitolazione dell’atto di citazione
Attesa la vincolatività della scelta di agire ai sensi dell’art. 146 l.fall. a favore della società ex artt. 2392 e 2393 c.c., ovvero a favore dei creditori sociali ex art. 2394 c.c., operata dal curatore fallimentare, il quale altresì soggiace agli eventuali aspetti sfavorevoli dell’azione individuata, è compito del giudice, previa [ LEGGI TUTTO ]
Pagamenti preferenziali, azione di responsabilità dei creditori e del terzo e intervenuto fallimento della società, richiesta di discussione orale davanti al collegio
Non può essere accolta la richiesta di risarcimento del danno avanzata nei confronti degli amministratori, dei liquidatori, dei sindaci e della società di revisione legale dei conti poichè, rientrando le domande proposte nell’azione di cui all’art. 2394 c.c. e divenuta questa improcedibile una volta intervenuto il fallimento della società debitrice, gli accertamenti relativi al danno devono essere compiuti esclusivamente dal curatore (inosservanza dei doveri inerenti alla conservazione del patrimonio sociale, redazione di bilanci non veri, pagamenti preferenziali in violazione della par condicio creditorum, mancata vigilanza sull’attività degli amministratori, violazione dei doveri di controllo gravanti sulla società di revisione). [ LEGGI TUTTO ]
Natura dell’azione di responsabilità esercitata dal curatore fallimentare. Responsabilità di amministratori e soci di srl per il rimborso di versamenti e finanziamenti effettuati in favore della società. Onere della prova e postergazione.
L’azione sociale, anche se esercitata dal curatore fallimentare, ha natura contrattuale in quanto trova la sua fonte nell’inadempimento dei doveri imposti agli amministratori dalla legge o dall’atto costitutivo, ovvero nell’inadempimento dell’obbligo generale di vigilanza [ LEGGI TUTTO ]
Affitto d’azienda e azione per i canoni insoluti
Il mancato pagamento dei canoni di affitto e di locazione rimasti insoluti non costituisce atto di mala gestio dell’amministratore direttamente causativo della lesione del diritto di credito, ma mero inadempimento [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore per inadempimento della società
L’esito negativo dell’iniziativa imprenditoriale non può essere ex se indice del compimento di atti di mala gestio da parte dell’organo amministrativo, essendo onere del creditore danneggiato allegarli [ LEGGI TUTTO ]
Ambito dell’azione di responsabilità ex art. 146 l.f., liquidazione del danno derivante da illegittima prosecuzione dell’attività sociale e amministratore di fatto.
Non è affetta da nullità (per indeterminatezza del petitum) la domanda di citazione in giudizio degli amministratori di s.r.l. per responsabilità avanzata ai sensi dell’art. 146 l.f. qualora il curatore non abbia precisato se la responsabilità sia verso la società o verso i creditori sociali. L’azione ex art. 146 l.f. proposta dal curatore, infatti, cumula in sé quella sociale e quella proposta dai creditori [ LEGGI TUTTO ]