Art. 2394 c.c.
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Azione di responsabilità promossa dal curatore e criterio del c.d. deficit fallimentare. Onere della prova. Rivalutazione e interessi.
Nell’azione di responsabilità promossa dal curatore a norma dell’art. 146, co. 2, l.f., la mancata (o irregolare) tenuta delle scritture contabili, pur se addebitabile all’amministratore convenuto, non giustifica che il danno risarcibile sia determinato e liquidato nella misura corrispondente alla differenza tra il passivo accertato e l’attivo liquidato in sede fallimentare, che integra solo un parametro per una liquidazione equitativa [ LEGGI TUTTO ]
Rigetto di richiesta di sequestro conservativo nei confronti del socio unico e amministratore
L’amministratore non risponde del danno subito dal creditore sociale, in via automatica, per il mero fatto dell’avvenuto inadempimento della società da lui amministrata, occorrendo [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità dell’amministratore di s.r.l. e condotta del creditore
Ove risulti addebitata all’amministratore ex art. 2476, commi 6 e 7, c.c., una condotta atta in realtà ad incidere negativamente sulla stessa società amministrata e come tale da reputarsi suscettibile [ LEGGI TUTTO ]
Interesse concreto e attuale all’impugnazione di delibere assembleari e risarcimento del danno
L’attore che chieda la nullità di delibere assembleari delle quali assuma l’invalidità, ma che non allega la sussistenza di un interesse “concreto e attuale” all’invalidità medesima, mostra di non avere in realtà alcun interesse alla rimozione delle delibere impugnate ma piuttosto [ LEGGI TUTTO ]
Sequestro conservativo a cautela delle domande risarcitorie di merito ex artt. 2394 e 2395 c.c.
Ai fini dell’accoglimento del ricorso per sequestro conservativo ex art. 671 c.p.c. proposto a cautela della domanda risarcitoria di merito di cui all’art. 2394 c.c., non sussiste il fumus boni iuris laddove il creditore ricorrente non risulti più legittimato [ LEGGI TUTTO ]
Il terzo o il socio è legittimato, anche dopo il fallimento della società, all’esperimento dell’azione (di natura aquiliana) nei confronti dell’amministratore di società a norma dell’art. 2395 c.c.
Il terzo o il socio è legittimato, anche dopo il fallimento della società, all’esperimento dell’azione (di natura aquiliana) nei confronti dell’amministratore di società a norma dell’art. 2395 c.c..
Azione di responsabilità del curatore ex art. 146 l. fall., clausola compromissoria e presupposti per l’esercizio dell’azione dei creditori sociali
L’azione del curatore ex art. 146 l. fall. cumula le due diverse azioni di responsabilità sociale (art. 2392 c.c.) e verso i creditori (art. 2394 c.c.), che tuttavia si mantengono distinte nei presupposti e nella disciplina, sicché l’azione di responsabilità esercitata a tutela del patrimonio sociale resta assoggettata alla clausola compromissoria eventualmente prevista nello statuto.
Responsabilità degli amministratori di spa ex art. 2395 in caso di bilancio asseritamente falso
A fronte dell’inadempimento contrattuale di una società di capitali la responsabilità risarcitoria degli amministratori nei confronti dell’altro contraente non deriva automaticamente da tale loro qualità ma richiede, ai sensi dell’art. 2395 c.c., la prova di una condotta dolosa o colposa [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità del curatore fallimentare e quantificazione del danno secondo il criterio della differenza dei “netti patrimoniali”
I creditori di una s.r.l. hanno il diritto di agire contro l’organo amministrativo per ottenere il ripristino della garanzia patrimoniale costituita dal patrimonio sociale, in analogia con quanto previsto all’’art. 2394 c.c. in materia di s.p.a. Detta azione, in caso di fallimento, spetta al curatore ai sensi dell’art. 146 l. fall., il quale [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità degli amministratori di s.r.l. verso i creditori e terzi
L’art.2394 c.c. in tema di responsabilità degli amministratori di s.p.a. verso i creditori sociali “per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale” una volta che quest’ultimo sia risultato insufficiente al soddisfacimento dei crediti, va ritenuta applicabile anche in riferimento alle srl.