Art. 2423 bis c.c.
47 risultati
Bilancio falso da cui emerge la perdita integrale del capitale sociale di s.r.l.
In caso di delibera di azzeramento e contestuale aumento del capitale sociale, la legittimazione all’azione di annullamento della delibera stessa sussiste anche in capo a colui che, non avendo esercitato il proprio diritto di opzione, abbia perso la qualifica di socio [ LEGGI TUTTO ]
Obbligo di accantonamento nel progetto di bilancio di esercizio di un fondo rischi in capo agli amministratori di società debitrice per crediti vantati da terzi
Il debito per il quale si deve provvedere all’accantonamento a fondo per rischi o oneri deve essere certo o probabile nella sua esistenza. Non si può pertanto ritenere che la sola pendenza di un procedimento civile avente ad oggetto l’accertamento del credito altrui [ LEGGI TUTTO ]
Formalità necessarie per la valida convocazione dell’assemblea dei soci
Ai fini della regolare costituzione dell’assemblea, disciplinata dal legislatore con la norma dispositiva (oggi divenuta suppletiva) contenuta nell’art. 2484 c.c. (oggi art. 2479 bis, co. 1, c.c.), la circostanza che tanto il vecchio testo normativo dell’art. 2484 co. 1 c.c. quanto [ LEGGI TUTTO ]
Società sottoposta a concordato preventivo e Interesse del socio ad impugnare la delibera di approvazione del bilancio
A differenza della procedura fallimentare, che presuppone l’irrimediabile stato d’insolvenza, il concordato preventivo non comporta la dissoluzione dell’ente e, quindi, lascia intatto l’interesse del socio a sottoporre le iscrizioni delle poste di bilancio a controllo giudiziario, in modo da non determinare soluzioni di continuità nella rappresentazione della situazione economico-patrimoniale della società; [ LEGGI TUTTO ]
Rilievo d’ufficio dell’inammissibilità dell’impugnazione di bilancio e continuità aziendale
L’inammissibilità dell’impugnazione del bilancio per intervenuta decadenza ex art. 2434 bis può essere rilevata d’ufficio dal giudice, traducendosi in una carenza dell’interesse ad agire e dunque di una condizione dell’azione. Al giudice non è tuttavia precluso [ LEGGI TUTTO ]
Clausola compromissoria e impugnativa di bilancio
L’impugnativa di delibera di approvazione del bilancio, in cui vengono in rilievo situazioni sostanziali sottratte alla regolamentazione dell’autonomia privata (ossia disciplinate da un regime legale che esclude qualsiasi potere di disposizione delle parti, nel senso che esse non possono derogarvi, rinunciarvi o comunque modificarlo), non è riconducibile nell’ambito di quelle compromettibili in arbitri ai sensi dell’art. 34, comma 1, d.lgs. n. 5/2003, [ LEGGI TUTTO ]
Violazione del principio di chiarezza e durevole riduzione di valore di immobilizzazioni iscritte in bilancio
Non va accolta l’impugnativa del bilancio d’esercizio di una s.r.l. per violazione del principio di chiarezza e, in particolare, (i) per la svalutazione di alcune immobilizzazioni materiali [ LEGGI TUTTO ]
Nullità della delibera di approvazione del bilancio per mancata osservanza del principio di chiarezza. Natura (e misura) del compenso dell’amministratore di società di capitali.
Tutte le disposizioni codicistiche sul bilancio hanno natura imperativa, sia quelle che prescrivono la chiarezza nella redazione del bilancio ed impongono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società e del risultato economico (art. 2423, secondo comma, c.c.), sia quelle che impongono, in casi eccezionali, di derogare la normativa codicistica (cfr., art. 2423, quarto comma, c.c.) [ LEGGI TUTTO ]
Impugnazione di delibera assembleare recante approvazione contestuale di più bilanci d’esercizio
Nel caso in cui l’assemblea dei soci deliberi la contestuale approvazione di due bilanci d’esercizio, ciascuna delibera può essere oggetto di autonoma impugnazione, non ostando in tal senso il disposto dell’art. 2434-bis c.c. secondo cui la delibera [ LEGGI TUTTO ]
Diritto del socio alla percezione dei dividendi e azione di responsabilità degli amministratori di s.r.l.
Il fatto costitutivo del diritto del socio alla percezione dei dividendi è (per le s.p.a.: art. 2433 c.c.) la deliberazione assembleare di distribuzione dei medesimi, principio da cui deriva che tale diritto sorge in capo a chi è socio al momento di quella deliberazione, dovendosi invece escludere [ LEGGI TUTTO ]