Art. 2473 c.c.
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Recesso dalle cooperative edilizie a r.l.
Il principio di parità di trattamento di cui all’art. 2516 c.c., pur dettato con riferimento alle fasi della costituzione e dell’esecuzione del rapporto mutualistico, deve essere rispettato, per opinione comune, anche nella fase di cessazione del rapporto.
Interpretazione secondo buona fede di un contratto di transazione
Costituiscono principi consolidati nella giurisprudenza anche di legittimità che l’oggetto della transazione va identificato in relazione non alle espressioni letterali usate dalle parti, bensì all’oggettiva situazione di contrasto che le parti [ LEGGI TUTTO ]
Inefficacia della delibera di esclusione del socio di cooperativa per nullità della comunicazione
La deliberazione di esclusione del socio di cooperativa costituisce atto unilaterale recettizio, in quanto tale inefficace fino a quando non sia stato validamente comunicato. [ LEGGI TUTTO ]
Recesso del socio, valutazione della quota di partecipazione sociale e rilevanza del dato catastale degli immobili nella perizia di stima
Le categorie catastali hanno la funzione di attribuire un valore fiscale ad ogni porzione di edificio che possa creare reddito, ma non sono idonee a introdurre alcuna presunzione legale di valore nei rapporti tra privati, posto che la loro cogenza attiene solo all’ambito strettamente fiscale. Ne deriva che la scelta del perito [ LEGGI TUTTO ]
Natura contenziosa dell’impugnazione avente ad oggetto la determinazione del valore della partecipazione sociale ex art. 2473 c.c.
L’accertamento della manifesta iniquità o erroneità della valutazione dell’esperto nominato ex artt. 2473 e 2473-bis c.c. ha natura contenziosa, richiedendo [ LEGGI TUTTO ]
Natura contenziosa della impugnazione della valutazione della quota del socio receduto
Non rientra nella volontaria giurisdizione e non può essere proposta con ricorso, in luogo di un atto di citazione introduttivo di un procedimento contenzioso, la domanda avente ad oggetto l’impugnazione per manifesta iniquità o erroneità ai sensi dell’art. 1349 c.c. della valutazione della quota del socio recedente effettuata dal perito stimatore nominato dal tribunale.
Revocazione della donazione di quota sociale per ingratitudine. Esercizio del diritto di recesso da una s.r.l.
La controversia instaurata per ottenere la revocazione della donazione di una quota sociale ha ad oggetto la costituzione e l’estinzione del rapporto sociale fra socio e società a responsabilità limitata, pertanto è di competenza della Sezione Specializzata delle Imprese ai sensi dell’art. 3, 2° e 3° comma del D.lgs. 168/03 come modificato dal D.L. 1/12, convertiti con modificazioni nella L. 27/12. [ LEGGI TUTTO ]
Scissione non proporzionale di srl: valutazione del valore della quota del socio di minoranza recedente
In caso di scissione non proporzionale di srl, ai sensi dell’art. 2506 bis, quarto comma, c.c., al socio di minoranza, che abbia votato contro l’approvazione del progetto di scissione, è riconosciuto il diritto di far acquistare le proprie partecipazioni per un corrispettivo determinato in quel momento sulla base dei criteri stabiliti per il recesso, ex art. 2473, terzo comma, c.c., con indicazione specifica nel progetto di scissione del socio o del terzo nei cui confronti è posto l’obbligo di acquisto. In forza dell’art. 2473, terzo comma, c.c., in caso di disaccordo sul valore della quota la determinazione è compiuta tramite una relazione giurata di un esperto nominato dal tribunale, con applicazione dell’art. 1349 c.c., in base al quale, se non risulta che le parti vollero rimettersi al mero arbitrio di quest’ultimo, il terzo deve procedere con equo apprezzamento che si risolve in valutazioni comunque ancorate a criteri obiettivi, suscettibili di dare luogo a un controllo giudiziale circa la loro applicazione, nel caso in cui siano inique o [ LEGGI TUTTO ]
Esclusione di soci da s.r.l. in liquidazione
La domanda rivolta al Tribunale di escludere il socio sulla base di una previsione statutaria ha natura costitutiva e dunque non è ammissibile che tale pronuncia sia resa nell’ambito di un procedimento [ LEGGI TUTTO ]
Eliminazione della clausola statutaria di prelazione, abuso della maggioranza e sospensione della delibera impugnata
E’ abusiva la delibera di soppressione del diritto di prelazione, là dove sia assunta dalla maggioranza quando sono presenti (o di imminente verificazione) i presupposti per l’esercizio, da parte del socio di minoranza, del diritto consacrato nella norma statutaria, la quale viene dunque eliminata allo scopo di evitare che il socio eserciti il diritto ivi previsto. L’eliminazione dallo statuto del diritto di prelazione è possibile in tanto in quanto essa non elimini anche nel contempo il diritto di prelazione esercitabile dal socio al momento della deliberazione o in un momento subito successivo.