Art. 2484 c.c.
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Irrilevanza della messa in liquidazione della società ai fini del procedimento di denunzia al tribunale di gravi irregolarità
Non costituisce ragione di improcedibilità della denuncia ex art. 2409 c.c. la circostanza che nelle more del procedimento la società sia stata posta in liquidazione, in quanto da un lato il mutato assetto normativo sotteso al regime liquidatorio mira alla conservazione del valore dell’impresa anche mediante l’esercizio provvisorio [ LEGGI TUTTO ]
Scioglimento della società per impossibilità di conseguire l’oggetto sociale e impossibilità di funzionamento dell’assemblea
La causa di scioglimento della società per impossibilità di conseguire l’oggetto sociale ricorre soltanto quando detta impossibilità sia tale da assumere il carattere di irreversibilità e di assolutezza e pertanto non ricorre là dove la società sia attiva e operante, a nulla rilevando eventuali dissidi tra i soci che non siano inidonei a impedire lo svolgimento della sua ordinaria attività.
Scioglimento della società per sopravvenuta impossibilità di conseguire l’oggetto sociale, ovvero per la continuata inattività dell’assemblea
La cessione da parte di una società cooperativa attiva nel settore lattiero caseario del ramo d’azienda costituente la propria attività tipica non è da sola sufficiente ad integrare la volontà da parte dei soci a rinunciare allo scopo mutualistico tipico di tale forma societaria e quindi non ne consegue l’impossibilità oggettiva, assoluta, irreversibile e definitiva di conseguire l’oggetto sociale non potendosi dunque applicare la causa di scioglimento di cui all’art. 2484, comma 1, n. 2 c.c. [ LEGGI TUTTO ]
Scioglimento di srl per impossibilità di funzionamento
Qualora l’assemblea di una srl convocata per l’approvazione del bilancio, non proceda in tal senso, e alla successiva convocazione non si riunisca nemmeno, sussistono i presupposti di cui al n. 3 dell’art. 2484 c.c. e pertanto si deve decretare l’avvenuto scioglimento della società.
Responsabilità dei liquidatori per distribuzione di un saldo attivo inesistente
Rispondono a titolo di colpa i liquidatori di una società che, senza tenere conto dell’esistenza di un contenzioso, non includono nella contabilità sociale un debito in corso di accertamento e procedono a sciogliere la società e a ripartire le attività sociali.
Il danno liquidabile [ LEGGI TUTTO ]
Clausola arbitrale, azione di responsabilità sociale e prova del danno, accertamento dello scioglimento
Deve ritenersi nulla per contrasto con l’art. 34 d.lgs. 5/03 la clausola arbitrale che fa rinvio per la nomina degli arbitri a un regolamento (nella specie, della Camera Arbitrale presso la Camera di Commercio di Milano) che prevede una almeno parziale nomina degli arbitri delle stesse parti interessate. [ LEGGI TUTTO ]
Criteri di quantificazione del danno provocato dagli amministratori che dissimulino una perdita idonea ad erodere l’intero capitale sociale
Il danno cagionato dagli amministratori che dissimulino una perdita tale da azzerare il capitale sociale, provocando l’insolvenza della società, non può essere quantificato in base alla semplice differenza tra l’esposizione debitoria al momento in cui l’illecito è commesso e l’esposizione debitoria accertata in sede fallimentare. Ciò in quanto [ LEGGI TUTTO ]
Questioni varie sulle azioni di responsabilità del commissario straordinario nei confronti degli amministratori e dei sindaci di società soggetta a direzione e coordinamento
L’azione di responsabilità esercitata dal curatore in caso di fallimento o dal commissario straordinario in caso di amministrazione straordinaria pur avendo carattere unitario ed inscindibile, risultando frutto della confluenza in un unico rimedio delle due diverse azioni di cui agli artt. 2393 e 2394 c.c., [ LEGGI TUTTO ]
Perfezionamento della notifica per compiuta giacenza, inesistenza della notifica della citazione effettuata dal mero domiciliatario e irrilevanza dello stato di liquidazione della società ai fini del rispetto dei termini processuali
La notifica di decreto ingiuntivo alla società, di cui l’agente postale abbia provveduto ad inviare la relativa comunicazione di avvenuto deposito prevista dall’art. 8, comma 2°, l. 890/82 , si intende eseguita indipendentemente dal ritiro del plico da parte del destinatario, decorsi dieci giorni da tale formalità. [ LEGGI TUTTO ]