Art. 2598 c.c.
592 risultati
Imitazione di prodotti non oggetto di privative industriali e concorrenza sleale parassitaria.
La creatività deve ritenersi tutelata nel nostro ordinamento solo per un tempo determinato, fino a quando cioè può considerarsi originale. Quando l’originalità può considerarsi esaurita, ovvero quando quel determinato modo di produrre e/o commercializzare sia divenuto ormai [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale dell’ex collaboratore mediante contraffazione di marchio e storno illecito di clientela
L’ipotesi di cui all’art. 20 lett. a) CPI di uso di segno identico al marchio per un servizio identico a quello per cui è stato registrato garantisce al titolare una tutela assoluta [ LEGGI TUTTO ]
Svilimento e annacquamento del marchio
Lo svilimento e l’annacquamento del marchio rileveano anche sotto il profilo della correttezza professionale ex art. 2598, comma 3,c.c.. In particolare, il mancato impiego del marchio nelle comunicazioni pubblicitarie provoca ad esso un pregiudizio che [ LEGGI TUTTO ]
Criteri di legittimità per l’uso del patronimico coincidente con l’altrui marchio
L’uso del proprio patronimico coincidente con l’altrui marchio per contraddistinguere la propria attività deve essere considerato legittimo se conforme alla correttezza professionale, circostanza da ritenere sussistente qualora l’utilizzo avvenga a fini meramente identificativi/distintivi dell’autore delle prestazioni svolte, il che [ LEGGI TUTTO ]
Contraffazione del marchio di impresa, concorrenza sleale e risarcimento del danno
La tutela del marchio di impresa registrato opera sia in caso di identità, sia in caso di somiglianza tra il marchio di impresa e il segno e tra i prodotti o servizi, ed è finalizzata a scongiurare il rischio di confusione tra i prodotti, che si sostanzia nella [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale parassitaria e tutela del menù di un ristorante
Costituisce concorrenza sleale ex art. 2598 co.1 n.1 c.c. l’imitazione servile, da parte di un concorrente, del menù di un altro ristorante (e quindi dei prodotti ivi offerti), qualora, dall’esame congiunto dei menù dei ristoranti delle parti in causa e dalla documentazione prodotta, si evinca come i piatti siano tutti esattamente identici, quanto alla presentazione e al nome. Infatti, l’avventore medio tende ad associare un piatto con denominazione/presentazione particolarmente originali a un determinato locale con conseguente potenziale induzione in errore nel ritrovarlo in altri contesti, a nulla ostando il fatto per cui i piatti della cui imitazione si controverte non sarebbero contraddistinti da originalità.
L’effetto confusorio può essere nei fatti enfatizzato da altri elementi che, sebbene non strettamente legati a imitazione dei piatti o del menù, concorrono, nella prospettiva dell’avventore, a ingenerare difficoltà di distinzione di un’attività dall’altra; quali ad esempio: a) la redazione del menù su lavagna di ardesia con gesso bianco in stile corsivo: trattasi di uso proprio dei locali del nord Europa e non tipico della realtà italiana; b) il ricorso a denominazione francese dell’esercizio commerciale: l’estraneità della lingua francese alla realtà italiana è atta a imprimere nell’avventore una nota distintiva rispetto agli altri ristorante da più usuali denominazioni in lingua italiana; c) il fatto che i due locali si trovino entrambi nel medesimo quartiere a poca distanza l’uno dall’altro.
Nullità del marchio registrato a fronte della rinomanza del marchio anteriore e concorrenza sleale
In caso di un marchio anteriore “rinomato” ad invalidare un segno posteriore basta la “somiglianza” tra i due segni, a prescindere dal rischio di confusione per i consumatori, in quanto la rinomanza/notorietà del marchio sul mercato fa sì che [ LEGGI TUTTO ]
Sottrazione di file aziendali segreti da parte di un concorrente tramite un ex dipendente
Anche ove si ritenga che non sia provata la titolarità di informazioni riservate e/o di diritti esclusivi di utilizzazione dei programmi informatici, la condotta di una società che copi [ LEGGI TUTTO ]
Storno di dipendenti e sottrazione di segreti aziendali
Nullità del marchio registrato per difetto di novità e per mala fede
Vanno dichiarati nulli i marchi nazionali registrati in violazione di un marchio comunitario precedentemente registrato per la medesima classe di prodotti e comunque usato con notorietà generale, qualificata e non [ LEGGI TUTTO ]