Art. 2598 c.c.
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Diritto d’autore e concorrenza sleale confusoria relativa a siti internet
Contraffazione brevettuale e atti di concorrenza sleale da parte di colui che ha ceduto il brevetto
Concorrenza sleale per indebita appropriazione di pregi e scorretta informazione del consumatore
Attività professionale e concorrenza sleale
La disciplina della concorrenza sleale di cui agli artt. 2598 e ss. c.c. si riferisce a soggetti imprenditori e deve, pertanto, escludersi la configurabilità di una fattispecie di concorrenza sleale in caso di attività svolta da un professionista.
Concorrenza sleale e denigrazione di un concorrente presso la clientela
Sottrazione di informazioni segrete tra agenti assicurativi
I nominativi dei clienti compresi nel portafoglio clienti assegnato ad un agente assicurativo, i loro dati anagrafici, i loro numeri di telefono cellulare, i dati delle polizze in essere per ciascuno di essi con la classe di rischio, il ramo, la data di decorrenza, la data del successivo quietanzamento, l’importo del premio annuo sono [ LEGGI TUTTO ]
Nullità della frazione italiana di un brevetto europeo
E’ da ritenersi invalida (e ne va dichiarata la nullità con carico di annotazione della sentenza a cura dell’Ufficio Brevetti e Marchi) la frazione italiana di brevetti europei fondata sulla circostanza dedotta dai convenuti di essere titolare di un’invenzione del problema che la frazione del brevetto [ LEGGI TUTTO ]
Concorrenza sleale per falsa comunicazione della titolarità di diritti di esclusiva su disegni tecnici
È professionalmente scorretta e costituisce atto di concorrenza sleale ex art. 2598 n.3 c.c. la falsa comunicazione al mercato della titolarità di diritti di esclusiva su disegni tecnici, tale da generare l’interruzione della fornitura da parte del terzista [ LEGGI TUTTO ]
Conversione del brevetto in modello di utilità e effetti di tale trasformazione sulla domanda di accertamento della contraffazione
L’art. 58, comma 4, c.p.i. attribuisce alla trasformazione un effetto retroattivo, nel senso che la domanda di brevetto nazionale si considera come depositata in Italia nella stessa data di deposito della domanda di brevetto europeo.
[Nel caso di specie ricorre una situazione del tutto peculiare, in quanto è stata conservata la validità come modello di utilità nazionale del brevetto che, a sua volta, si basava sugli insegnamenti di un precedente modello di utilità italiano. La fattispecie sembra porsi ai confini della ipotesi della doppia brevettazione, anche se il raffronto tra i due titoli italiani in esame non consente di concludere in modo certo ed automatico per l’identità del trovato.]
Delibera dell’AGCM ed efficacia probatoria nel successivo giudizio risarcitorio
Il provvedimento sanzionatorio emesso dall’AGCM, nonché le decisioni dei giudici amministrativi che eventualmente abbiano confermato o riformato quella delibera dell’AGCM, costituiscono nella controversia civile successiva alla sanzione del comportamento dedotto in causa (in riferimento ad un giudizio instaurato, ai sensi dell’art. 33, comma 2, L. 287/90 per il risarcimento dei danni [ LEGGI TUTTO ]