Art. 2740 c.c.
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Responsabilità degli amministratori di una società in liquidazione in caso di incapienza del patrimonio della stessa ai fini del soddisfacimento dei creditori sociali
In caso di liquidazione di una società e conseguente insoddisfazione dei creditori della stessa, gli amministratori della medesima non possono essere chiamati a rispondere, a titolo di risarcimento del danno, dell’intero ammontare del credito di terzi [ LEGGI TUTTO ]
Sequestro conservativo dei beni di proprietà dell’amministratore per presunti atti di mala gestio
Per la concessione di un provvedimento cautelare è richiesta la coesistenza di due requisiti: quello del fumus boni juris e quello del periculum in mora, intesi -il primo- come dimostrazione della verosimile esistenza del credito per cui si agisce, essendo infatti sufficiente, in base ad un giudizio necessariamente sommario, la probabile fondatezza della pretesa creditoria, e -il secondo- come [ LEGGI TUTTO ]
Intenzionalità dell’atto dannoso e responsabilità del socio
Ai sensi del settimo comma dell’art. 2476 c.c. sono altresì solidamente responsabili con gli amministratori i soci che hanno intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la società, i soci o i terzi, a prescindere dal fatto che ciò sia avvenuto in forza di un potere loro attribuito per legge o per statuto ovvero semplicemente di fatto ed anche solo in via occasionale. L’intenzionalità, cui fa riferimento la norma, deve essere interpretata quale consapevolezza dell’antigiuridicità dell’atto dannoso e con accettazione, quindi, del rischio che da tale condotta possano derivare danni alla società, ai soci ed ai terzi; quindi, ai fini della sussistenza della responsabilità in capo al socio non amministratore, è sufficiente che egli abbia deciso ed autorizzato e quindi abbia concorso al compimento dell’atto, nonostante avesse la consapevolezza della sua contrarietà a norme o a principi generali dell’ordinamento giuridico, con l’accettazione che da tale condotta possano derivare danni.
Responsabilità degli organi amministrativi nei confronti dei creditori sociali e nei confronti della curatela fallimentare: onere della prova, natura e presupposti
Sussiste in capo al curatore delle S.r.l. fallite il diritto di esercitare nei confronti degli organi sociali, indistintamente e cumulativamente, sia l’azione di responsabilità che l’azione spettante ai creditori della società, atteso il carattere unitario ed inscindibile dell’azione di responsabilità ex art. 146 l.f.
Nell’adempimento delle proprie obbligazioni, agli amministratori di S.r.l., al pari di quelli delle S.p.A., è ora richiesta [ LEGGI TUTTO ]
Sequestro conservativo e responsabilità di socio e liquidatore ex art. 2495 c.c.
Legittimazione del curatore fallimentare e presupposti dell’azione di responsabilità nella srl
Il curatore fallimentare, ex art. 146 l.f., è legittimato ad esercitare, anche cumulativamente sia l’azione sociale di responsabilità, sia quella spettante ai creditori sociali, atteso il carattere unitario ed inscindibile dell’azione di responsabilità. [ LEGGI TUTTO ]
Il pagamento preferenziale: qualificazione giuridica del pregiudizio occorso al creditore pretermesso e legittimazione attiva
Secondo l’orientamento del Tribunale, il pagamento preferenziale non pare costituire un danno per la massa, ma solo per il singolo creditore pretermesso.
La soddisfazione di un creditore al posto di un altro, che a ciò sia legittimato secondo la corretta graduazione dei crediti, può tutt’al più generare una contesa tra le posizioni soggettive individuali dei singoli creditori, ma non anche un pregiudizio per la massa creditoria considerata nel suo complesso, che mantiene comunque la medesima consistenza [ LEGGI TUTTO ]
Natura dell’atto deliberativo di scissione societaria e azione revocatoria ordinaria
Mediante il consenso prestato dal socio ad un atto deliberativo di scissione, questi concorre ad un atto negoziale [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità degli amministratori per continuazione dell’attività sociale nonostante la perdita del capitale: quantificazione del danno e tutela cautelare
Ai fini della quantificazione del danno derivante dalla continuazione dell’attività di rischio nonostante la perdita integrale del capitale, appare legittima – nel caso di impossibilità di ricostruire i dati [ LEGGI TUTTO ]
Relazione del curatore fallimentare e prova del periculum del sequestro conservativo nei confronti dell’amministratore delegato di S.r.l. fallita
L’efficacia probatoria del contenuto della relazione redatta dal curatore fallimentare va diversamente valutata a seconda della natura delle risultanze da essa emergenti: mentre, infatti, la relazione, in quanto formata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, fa piena prova fino a querela di falso degli atti e dei fatti che egli attesta essere stati da lui compiuti o essere avvenuti in sua presenza, [ LEGGI TUTTO ]