Art. 1955 c.c.
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Estensione del rimedio della nullità parziale alle fideiussioni c.d. specifiche
L’espresso riferimento alle sole fideiussioni c.d. omnibus, tanto nel provvedimento n. 55/2005 di Banca d’Italia quanto nel recente orientamento della giurisprudenza di legittimità, non lascia adito a dubbi circa l’impossibilità di estendere il rimedio demolitorio della nullità parziale anche a differenti rapporti fideiussori e, specificatamente, nella fattispecie in esame alle fideiussioni c.d. specifiche. In tal caso, infatti, la garanzia risulta limitata ad un certo debito, come uno specifico prestito ricevuto dall’istituto di credito e, non già, a tutti i debiti presenti e futuri che il debitore ha assunto entro un limite massimo predeterminato.
Garanzia fideiussoria “a prima richiesta” e contratto di cessione di quote
In tema di competenza delle Sezioni Specializzate in materia di impresa, non è il semplice fatto che il debito garantito derivi da un contratto di cessione di partecipazioni sociali che può valere a riservare alla cognizione della Sezione la causa promossa dal creditore per l’adempimento di un negozio di garanzia. Inoltre, nessuna questione di competenza può porsi all’interno dello stesso ufficio, come ormai chiarito dalla giurisprudenza di legittimità secondo cui la riserva della trattazione delle materie previste dall’art. 3 d. lgs. 168/2003 attiene alla distribuzione degli affari all’interno dell’ufficio e non alla competenza.
In caso di una garanzia fideiussoria “a prima richiesta e senza eccezioni”, essa rafforza l’impegno fideiussorio, sganciandolo dalle sorti del debito principale proprio attraverso la previsione dell’impossibilità per il garante di opporre al creditore le eccezioni relative al rapporto principale per sottrarsi al pagamento immediato. Si tratta di un contratto autonomo di garanzia, che la giurisprudenza di legittimità reputa sotteso alle garanzie “a prima richiesta” – connotate da deroghe alla disciplina tipica della fideiussione tali da escludere l’accessorietà della garanzia – meritevole di tutela ex art. 1322 c.c., in quanto connotato dalla causa in concreto di traslare il rischio economico dell’inadempimento del debitore sul garante attraverso la previsione dell’obbligazione autonomia di una prestazione indennitaria sostitutiva della mancata o inesatta prestazione del debitore.