Avveramento della condizione ex art. 1359 c.c. anche in caso di mutamento dell’interesse della parte nel corso del rapporto
La fictio di avveramento della condizione ex art. 1359 c.c. deve essere applicata, a fini di riequilibrio dell’assetto negoziale, anche quando l’interesse di una parte si modifichi nel corso del rapporto fino a risultare in concreto contrario all’avveramento della condizione. La apposizione di condizione potestativa mista – in parte dipendente dall’operato di terzi e in parte dalla condotta del soggetto nel cui interesse è posta – non può infatti risolversi in un improprio ius poenitendi della parte a favore della quale la condizione è stata in origine posta, parte alla quale non è quindi consentito di togliere efficacia al contratto condizionato omettendo le iniziative a proprio carico necessarie perché il terzo pervenga al comportamento dedotto in condizione (nella specie, il Tribunale ha ritenuto avverata ex art. 1359 c.c. la condizione apposta al contratto di compravendita di azioni – avente per oggetto la sottoscrizione di un contratto di appalto da parte della società acquirente – nonostante il mancato avveramento risultasse imputabile alla condotta della società acquirente stessa, nel cui interesse la clausola condizionale era stata ab origine prevista).
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Camilla Savoldi
Avvocato del Foro di Milano. Laureata in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Milano-Bicocca (110L). Dottoranda in Diritto Commerciale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Scuola di...(continua)