Azione di responsabilità promossa dal creditore sociale nei confronti dell’ amministratore e socio di s.r.l.
La prosecuzione dell’attività di impresa nonostante la perdita del capitale sociale non vale ad integrare il reato di insolvenza fraudolenta (art. 641 c.p.) – il quale si connota per la dissimulazione dello stato di insolvenza e per la contestuale assunzione di un’obbligazione con il proposito di non adempierla – qualora la situazione patrimoniale negativa della società sia conoscibile dai creditori sociali in quanto risulta in maniera inequivocabile dal bilancio iscritto nel registro delle imprese anteriormente al sorgere del credito.
Spetta al creditore sociale che agisce in responsabilità nei confronti dell’amministratore della società debitrice per l’illegittima prosecuzione dell’attività sociale provare che al momento in cui le obbligazioni erano state assunte la società non potesse legittimamente proseguire la propria attività sociale.
Per visualizzare la sentenza devi effettuare login
Daniela Russo
Avvocato del Foro di MilanoLaurea in giurisprudenza a pieni voti presso l'Università degli Studi di Parma e abilitazione all'esercizio della professione forense presso la Corte d'Appello di Milano. Tirocinio formativo presso la Sezione...(continua)