Azioni proprie e calcolo delle maggioranze assembleari
La disciplina del computo delle azioni proprie ai fini del calcolo delle maggioranze, dopo la modifica intervenuta con il d.lgs. 224/2010, deve ritenersi differenziata per le società aperte e per le società chiuse. Mentre per le prime le azioni proprie il trattamento riservato alle azioni proprie deve ritenersi equivalente a quello delle azioni con voto sospeso ex art. 2368, co. 3, c.c. e dunque non sono computate ai fini del calcolo delle maggioranze, per le società chiuse vige la regola opposta e dunque le azioni proprie non possono essere computate ai fini del raggiungimento delle maggioranze richieste per l’approvazione delle delibere.
Per visualizzare la sentenza devi effettuare login
Paolo F. Mondini
Fondatore e Responsabile scientificoFondatore e responsabile scientifico del progetto di Giurisprudenza delle Imprese, il prof. Paolo Flavio Mondini è Associato di Diritto commerciale e bancario presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza....(continua)