Tribunale di Milano
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Presupposti della dichiarazione giudiziale di scioglimento della società ex art. 2484, co. 1, n. 3 e della nomina giudiziale dei liquidatori ex art. 2487, co. 2
Ai fini della dichiarazione giudiziale di scioglimento della società ex art. 2484, co. 1, n. 3, il giudice è chiamato ad accertare la sussistenza o meno di una causa di scioglimento della società sulla base degli elementi oggettivi indicati dalla legge. In particolare, egli non può escludere [ LEGGI TUTTO ]
Decadenza per non uso di un marchio comunitario e convalida
L’istituto della priorità ha la funzione di consentire al richiedente di disporre di un “periodo di riflessione” durante il quale valutare l’ambito territoriale in cui ricercare effettivamente la tutela, evitando di dover depositare contemporaneamente le domande in tutti i Paesi di interesse potenziale, mantenendo comunque salvo il requisito della novità nei vari Paesi [ LEGGI TUTTO ]
Risarcimento del danno da abuso di posizione dominante
In materia di risarcimento del danno causato da abuso di posizione dominante, l’accertamento effettuato dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e/o dal giudice amministrativo nel giudizio avviato dall’impugnazione della delibera dell’Autorità, costituisce [ LEGGI TUTTO ]
Brevetto europeo e traduzione italiana
Ai fini della validità del brevetto europeo in Italia non può ritenersi sufficiente il deposito di una qualsiasi traduzione del testo del brevetto che sia semplicemente dichiarata conforme al testo originale, ma sussiste l’onere a carico del richiedente di procedere a depositare una traduzione italiana realmente conforme e corrispondente al testo del brevetto concesso a livello europeo: l’art. 57, infatti, [ LEGGI TUTTO ]
Abuso di dipendenza economica e storno di dipendenti
La responsabilità da abuso di dipendenza economica – che è un profilo patologico attinente ai contratti di durata in genere e non solo ai rapporti di fornitura – ha natura contrattuale e come tale può essere oggetto di deroga della giurisdizione, pattuita contrattualmente. [ LEGGI TUTTO ]
Esclusione del socio di s.r.l. per giusta causa: ammissibilità della tutela cautelare e necessaria specificità della relativa clausola statutaria
La cognizione cautelare degli arbitri in materia di sospensione dell’efficacia della delibera assembleare impugnata può avere luogo solo qualora sia già intervenuta la nomina degli stessi, residuando invece la competenza del giudice ordinario a conoscere delle istanze d’urgenza proposte sino a quel momento; ciò al fine di [ LEGGI TUTTO ]
Cessione di quota sociale priva delle qualità promesse e inammissibilità del sequestro conservativo dei beni del cedente.
Il contratto di compravendita di azioni o quote di società di capitali ha come oggetto immediato la partecipazione sociale – intesa come insieme di diritti poteri e obblighi sia di natura patrimoniale sia di natura c.d. amministrativa in cui si compendia lo status di socio – e soltanto quale oggetto mediato la quota parte del patrimonio sociale che la quota rappresenta; sicché [ LEGGI TUTTO ]
Vendita di cosa altrui e sequestro giudiziario
Il contratto di vendita di cosa altrui, così come la promessa del fatto del terzo, non sono requisiti idonei per la concessione di un provvedimento di sequestro giudiziario di partecipazioni sociali, stante l’inidoneità dei negozi citati a costituire titolo di acquisto della proprietà.
Riproduzione senza autorizzazione dell’opera altrui e requisito della creatività
La riproduzione senza autorizzazione dell’autore di numerosi parti di un libro, seppur tutte circoscritte ad un solo capitolo del libro e seppur con variazioni lessicali o sintattiche marginali, viola i diritti – sia di utilizzazione economica che morali – dell’autore, il quale ha il diritto esclusivo di riprodurre e commercializzare l’opera, nonché di rivendicarne la paternità. [ LEGGI TUTTO ]
Competenza e connessione impropria
In materia di proprietà industriale per radicare la competenza -nell’ipotesi di più soggetti chiamata a rispondere del fatto illecito- occorre avere riguardo esclusivamente al fatto lesivo, indipendentemente dal criterio, non richiamato, dell’art. 33 c.p.c., che consente di proporre la controversia innanzi al foro generale di uno dei convenuti, derogando al foro generale degli altri. [ LEGGI TUTTO ]