Tribunale di Milano
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La carenza di legittimazione attiva in conseguenza di una cessione di quote
Deve essere ritenersi integrata la carenza di legittimazione attiva in capo ad una società, le cui quote siano state cedute nell’ambito di uno stock purchase agreement tra altre due società: non, quindi, soggetto del contratto, ma piuttosto oggetto della stessa compravendita, rispetto alla quale un soggetto terzo non è legittimato ad avvalersi delle pattuizioni ivi contenute, né ha titolo per azionare le relative garanzie o percepire gli indennizzi contrattualmente pattuiti. Il Tribunale ha dunque correttamente respinto il ricorso presentato ex art. 696 bis c.p.c. per la nomina di un consulente tecnico d’ufficio, onde verificare la conformità dei locali alla normativa di sicurezza e salute dei lavoratori.
Risulta invece infondata l’eccezione di incompetenza sollevata dalla resistente poiché la competenza deve essere determinata avendo riguardo alla domanda di merito prospettata nel ricorso cautelare e nella specie non v’è dubbio che la domanda fondi la propria ragione sul contenuto del contratto di cessione quote e sulle previsioni ivi contenute.
Sequestro conservativo su beni dell’amministratore
S.r.l., intestazione fiduciaria e partecipazione all’assemblea
In una società a responsabilità limitata non può essere preclusa al socio fiduciario la partecipazione all’assemblea per il solo fatto che il vero socio sarebbe altro soggetto. [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità della società di revisione
Al fallimento della società che agisce per la responsabilità della società di revisione non può essere opposta la clausola del contratto di incarico di revisione che determina una deroga alla giurisdizione competente. [ LEGGI TUTTO ]
Raggruppamenti azionari e limiti al potere della maggioranza
Non sono ammissibili deliberazioni assembleari di raggruppamento azionario che si risolvano nella soggezione di un socio all’altrui potere di determinare la cessazione del rapporto sociale, senza il consenso del socio colpito da tale effetto.
Illegittimo utilizzo della clausola simul stabunt simul cadent e risarcimento del danno
L’applicazione della clausola “simul stabunt simul cadent” deve avvenire nel rispetto del principio generale di buona fede e dei doveri di lealtà e correttezza che regolano i rapporti all’interno delle società. [ LEGGI TUTTO ]
Omessa trascrizione della delibera assembleare di srl, funzione della trascrizione delle delibere assembleari nei libri sociali
L’omessa trascrizione nei libri sociali della delibera assembleare adottata da una società a responsabilità limitata non ne determina automaticamente l’inesistenza; si tratta di un vizio di forma che non inficia la validità o l’efficacia dell’atto, ove sia provata l’esistenza del documento ed il motivo per cui esso non è stato trascritto (nel caso di specie la delibera assembleare non era stata trascritta per una dimenticanza del commercialista).
La trascrizione delle delibere assembleari di una srl nei libri sociali non ha la funzione di rendere opponibile alla società o ai terzi la delibera stessa, ma quella [ LEGGI TUTTO ]
Sequestro giudiziario di partecipazioni azionarie oggetto di contratto di compravendita sospensivamente condizionato
Sequestro conservativo sui beni dell’amministratore per danni da trasformazione e da mero indebitamento
Non può dirsi operazione produttiva di danno la trasformazione (nel caso di specie, da s.n.c. a s.r.l.) non incidente sul patrimonio della società trasformata. In particolare, la mancata stima di una passività, tenuto conto che tutto il patrimonio della società trasformanda è passato alla società trasformata, non cagiona, di per sé, un danno inteso come diminuzione patrimoniale. Viceversa, [ LEGGI TUTTO ]
Simulazione di cessione della quota e applicazione della clausola di prelazione
Il patto di prelazione non trova applicazione al trasferimento di partecipazioni tra le parti del negozio fiduciario e in particolare in relazione al negozio di retrocessione della partecipazione societaria dal fiduciario al fiduciante. Tale deroga si estende anche al caso in cui la quota sia oggetto di retrocessione di una cessione simulata.
Non può tuttavia essere accolta l’istanza di sequestro giudiziario della quota che è stata ceduta al socio a seguito dell’esercizio del diritto di prelazione, se l’istante non formula alcuna domanda risarcitoria nei confronti del socio, né fornisce alcun elemento di prova in ordine al periculum.