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Tribunale di Bologna


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15 Giugno 2017

Diritto di priorità e domanda relativa a brevetto poi dichiarato nullo

L’art. 87 della Convenzione sul Brevetto europeo, (così come l’4 comma 3° del CPI) consente  il riconoscimento del diritto di priorità in presenza di qualsiasi deposito avente valore di deposito nazionale regolare, cioè idoneo a stabilire la data alla quale la prima domanda è stata depositata, a norma della legislazione nazionale dello Stato nel quale è stato effettuato, o di accordi bilaterali o plurilaterali, qualunque sia la sorte ulteriore di tale domanda. Ne discende che [ LEGGI TUTTO ]

Azione di responsabilità del curatore ex art. 146 l.f.: dies a quo del termine di prescrizione, acquisto dei beni appartenenti ai soci da parte della società e amministratori non operativi

Al fine di consentire il decorso del termine prescrizionale, è necessario che l’insufficienza del patrimonio netto a far fronte alle esigenze dei creditori sia manifesta per i creditori medesimi.  E’  proprio la mancata osservanza dei principi di corretta predisposizione del bilancio di esercizio che non consente ai creditori di acquisire notizia della condizione patrimoniale della società con la conseguenza che solo a seguito dell’emersione dell’insolvenza e della reale situazione patrimoniale e finanziaria il termine di prescrizione inizia a decorrere. [ LEGGI TUTTO ]

Poteri di acquisizione del CTU nel giudizio instaurato con azione di responsabilità del curatore ex art. 146 l.f.

Il CTU può acquisire produzioni documentali costituenti dati tecnici di riscontro alle affermazioni e produzioni documentali delle parti, indicando la fonte di acquisizione per consentire alle stesse di verificarne l’esatto e pertinente prelievo. E’ dunque consentito al CTU, ove egli lo reputi necessario, acquisire documenti in genere pubblici [nella specie, i bilanci] non prodotti dalle parti e che tuttavia siano necessari per portare a termine l’indagine e per verificare sul piano tecnico se le affermazioni delle parti siano o meno corrette.

17 Maggio 2017

Le liste clienti “semplici” non costituiscono know-how proteggibile

L’art. 98 c.p.i. si riferisce a tutto ciò che può rientrare nella nozione di know-how; quindi: informazioni di natura tecnica o commerciale (a tal fine apparendo indifferente la natura, potendo trattarsi di esperienze aziendali tecnico industriali o informazioni di carattere commerciale, o, ancora, informazioni relative alla organizzazione, o, infine, informazioni finanziarie, di gestione o di marketing); tali informazioni [ LEGGI TUTTO ]

24 Aprile 2017

Segreto industriale, marchi di colore e di forma e concorrenza sleale per imitazione servile

Non possono essere considerate segrete o riservate, ai fini della tutela del segreto industriale ex artt. 98 e 99 c.p.i. previgenti al D.Lgs. 63/2018, le informazioni note o quelle facilmente accessibili a questi ultimi in tempi e con costi ragionevoli. Non sono quindi tutelabili come segrete le informazioni che possono trarsi dai manuali tecnici diffusi, ovvero cui è possibile pervenire attraverso la semplice osservazione, o l’analisi chimica o ancora [ LEGGI TUTTO ]

3 Febbraio 2017

Azione di responsabilità promossa dal socio o dal terzo direttamente danneggiato dalla condotta colposa o dolosa degli amministratori

In tema di azioni nei confronti dell’amministratore di società, a norma dell’art. 2395 cod. civ., il terzo (o il socio) è legittimato, anche dopo il fallimento della società, all’esperimento dell’azione (di natura aquiliana) per ottenere il risarcimento dei danni subiti nella propria sfera individuale, in conseguenza di atti dolosi o colposi compiuti dall’amministratore, solo se questi siano conseguenza immediata e diretta del comportamento denunciato [ LEGGI TUTTO ]

20 Dicembre 2016

Non costituisce storno di dipendenti l’assunzione dell’unico dipendente dell’impresa concorrente

Lo storno di dipendenti non è integrato dal passaggio dell’unico dipendente da un’impresa ad un’altra, seppur col ruolo qualificato di responsabile commerciale, in mancanza di elementi oggettivi che evidenzino l’intento di danneggiare l’organizzazione e la struttura produttiva del concorrente, di regola desumibile [ LEGGI TUTTO ]

15 Dicembre 2016

Risoluzione del contratto di licenza d’uso del marchio per gravi inadempienze del licenziatario

L’omessa puntuale rendicontazione e il mancato pagamento delle royalties da parte del licenziatario del marchio registrato costituiscono gravi violazione degli obblighi negoziali che impediscono lo svolgimento e la persistenza del rapporto inter partes, legittimando, così, la risoluzione del contratto.