Tribunale di Catania
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Consultazione dei libri contabili in una cooperativa
Recesso del socio e legittimità della delibera di rigetto
Il recesso del socio di società cooperativa costituisce negozio unilaterale che lo statuto della società [ LEGGI TUTTO ]
Rifiuto del recesso esercitato dal socio di cooperativa
Il recesso del socio di società cooperativa costituisce negozio unilaterale che lo statuto della società può sottoporre alla condizione dell’approvazione del consiglio di amministrazione, con la conseguenza che, in caso di rifiuto di provvedere o di diniego assoluto ed immotivato, detta condizione si considera avverata, perché il suo mancato avveramento è dipeso da causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario. Una motivazione in ordine al diniego del recesso è necessaria in ragione della possibilità di esercizio di controllo giurisdizionale sulle ragioni del diniego medesimo.
Scioglimento di s.n.c.: legittimazione attiva e passiva
Legittimato attivo a chiedere lo scioglimento della s.n.c. è il socio o il creditore che vanti nei confronti della società medesima delle ragioni di credito o dirette (quali quelle del socio receduto che chieda la liquidazione della propria quota) o indirette (quali quelle del creditore del socio nelle specifiche ipotesi previste dalla legge). [ LEGGI TUTTO ]
La mancata consegna delle scritture contabili al curatore non legittima la quantificazione del danno nella differenza tra attivo e passivo fallimentare
Nell’azione di responsabilità promossa dal curatore del fallimento di una società di capitali nei confronti dell’amministratore della stessa l’individuazione e la liquidazione del danno risarcibile dev’essere operata avendo riguardo agli specifici inadempimenti dell’amministratore, che l’attore ha l’onere di allegare, onde possa essere [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità contro l’amministratore di s.r.l. in sede di fallimento
Onere della prova dell’amministratore di società fallita
E’ onere dell’amministratore convenuto dal curatore in un giudizio di responsabilità fornire elementi di prova da cui avrebbe potuto evincersi una conoscibilità dell’insufficienza patrimoniale idonea a consentire il decorso del termine di prescrizione in data antecedente alla dichiarazione di fallimento nei confronti del ceto creditorio. [ LEGGI TUTTO ]
Onere della prova nell’azione di responsabilità ex art. 146 l. fall.
Il curatore è tenuto a fornire la prova delle violazioni commesse dall’amministratore e del nesso di causalità tra le stesse e il danno verificatosi, mentre incombe all’amministratore l’onere di dimostrare la non imputabilità del fatto dannoso, fornendo la prova positiva, con riferimento agli addebiti contestati, dell’osservanza dei doveri e dell’adempimento degli obblighi a lui imposti. [ LEGGI TUTTO ]
Il risarcimento del danno secondo il criterio dello sbilancio fallimentare
In tema di azione di responsabilità contro gli amministratori ex art. 146 l. fall., il danno risarcibile può essere determinato nella misura dello sbilancio fallimentare a condizione che sussistano i requisiti della liquidazione equitativa e sempreché tale quantificazione sia coerente con le circostanze concrete, fermo [ LEGGI TUTTO ]
Responsabilità degli amministratori e criterio della differenza fra attivo e passivo fallimentare.
Il ricorso al criterio della differenza fra attivo e passivo fallimentare quale parametro per la liquidazione equitativa del danno provocato dall’amministratore è legittimo quando siano stati individuati una serie di comportamenti illeciti posti in essere dall’amministratore stesso, ma la precisa quantificazione delle loro conseguenze dannose non appaia possibile in ragione dell’inattendibilità complessiva delle scritture contabili (a sua volta imputabile alla condotta dell’amministratore). [fattispecie relativa a fatti verificatisi anteriormente all’introduzione del terzo comma dell’art. 2486 c.c., disposta dall’art. 378, comma 2, D. Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14]