Tribunale di Roma
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Acquisizione di partecipazioni e obblighi di pagamento
Prelazione statutaria, ambito di applicazione. Mutamento del controllo del socio titolare di azioni e possibile elusione del diritto di prelazione
Non integra violazione di una clausola di prelazione statutaria l’ipotesi di cessione dell’intero capitale sociale del socio sul presupposto che essa configuri un’ipotesi (indiretta) di trasferimento della partecipazione societaria e dunque un trasferimento sostanzialmente elusivo di tale clausola. In altre parole, non appare predicabile l’equiparazione [ LEGGI TUTTO ]
La clausola di prelazione statutaria non opera nelle ipotesi di “change of control”.
In materia di s.p.a., pur in presenza di clausola di prelazione statutaria avente portata applicativa molto ampia, la fattispecie del trasferimento della partecipazione sociale non può equipararsi al fenomeno, del tutto differente, del mutamento del controllo di un socio. [ LEGGI TUTTO ]
Abuso di maggioranza e conflitto di interesse con particolare riguardo alle delibere determinative del compenso dell’amministratore
Perché possa dirsi integrato un vizio della delibera derivante da abuso di potere, è necessario allegare e dimostrare che la stessa è il portato di un esercizio “fraudolento” ovvero “ingiustificato” del potere di voto; e ciò in quanto l’abuso non può consistere nella mera valutazione discrezionale dei propri interessi ad opera dei soci, ma deve concretarsi nella intenzionalità specificatamente dannosa del voto, ovvero nella compressione degli altrui diritti in assenza di apprezzabile interesse del votante.
Nella cessione di azienda il solo silenzio non integra responsabilità precontrattuale
Nella fase di trattative precedente la sottoscrizione di un contratto di compravendita di azienda si ha responsabilità per dolo omissivo ai sensi dell’art. 1439 c.c. solo qualora l’inerzia della parte si inserisca in un complesso comportamento, adeguatamente preordinato, con malizia o astuzia, a realizzare l’inganno perseguito (in violazione del disposto dell’art 1337 c.c.), determinando l’errore della controparte circa le potenzialità economiche dell’azienda stessa.
Nell’associazione in partecipazione la liquidazione degli utili si prescrive in dieci anni
Gli importi derivanti dal contratto di associazione in partecipazione in cui sia stabilito che l’utile spettante all’associata è corrisposto a seguito dell’approvazione di un rendiconto annuale non maturano automaticamente per il mero decorrere del tempo, ma richiedono l’intervento dell’associante che predispone il rendiconto. Pertanto alla liquidazione delle spettanze [ LEGGI TUTTO ]
Competenza del Tribunale delle imprese in materia di versamenti dei soci alla società
Nulla esclude, rientrando ciò nell’autonomia privata, che tra la società ed i soci possa essere convenuta l’erogazione di un capitale di credito con la possibilità di esigerne la restituzione alla scadenza del termine pattuito [ LEGGI TUTTO ]
Limiti della sospensione cautelare della delibera assembleare viziata
La sospensione cautelare della delibera assembleare di cui all’art. 2378 comma 3 e 4 cod. civ. non riguarda solo i concreti atti esecutivi della deliberazione e la sua fase strettamente materiale di attuazione, ma comprende in senso estensivo anche la sospensione dell’efficacia delle deliberazioni impugnate, quando [ LEGGI TUTTO ]
Inesistenza di un’azione di merito di revoca degli amministratori di srl
L’azione ex art. 2476 comma 3 consente solo l’adozione di una misura cautelare tipizzata meramente strumentale e preventiva all’azione sociale di responsabilità prevista nel medesimo articolo, avente contenuto solo risarcitorio, dovendosi invero escludere [ LEGGI TUTTO ]
Impugnazione di delibera assembleare: legittimazione ad agire
Sussiste l’interesse del socio ad agire per l’impugnativa di una delibera assembleare di approvazione del bilancio quando egli possa essere indotto in errore dall’inesatta informazione fornita sulla consistenza patrimoniale e sull’efficienza economica della società, ovvero [ LEGGI TUTTO ]