Tribunale di Roma
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Clausola compromissoria, abuso di maggioranza, impugnazione del bilancio e obblighi degli amministratori in caso di accertamento dell’invalidità del bilancio
In tema di impugnativa delle deliberazioni delle assemblee di società, ciò che rileva, al fine di verificare la compromettibilità o meno in arbitri della controversia, non è l’oggetto della delibera o la circostanza che la stessa coinvolga interessi individuali dei singoli soci ovvero interessi di carattere di carattere più generale, come quelli posti a tutela della società o della collettività dei soci. Invero, “l’area dell’indisponibilità” è più ristretta di quella degli interessi genericamente “superindividuali” e, pertanto, la natura “sociale” o “collettiva” dell’interesse non può valere ad escludere la deferibilità della controversia al giudizio degli arbitri, poiché la presenza di tale carattere denota soltanto che l’interesse è sottratto alla volontà individuale dei singoli soci, ma non implica che [ LEGGI TUTTO ]
Collegamento funzionale: rapporto tra “contratto presupposto” e “contratto dipendente”
Anche in presenza di un collegamento negoziale in senso tecnico, i vari contratti collegati conservano la loro identità strutturale e la propria specifica disciplina.
Laddove il collegamento funzionale [ LEGGI TUTTO ]
Fusione. Il danno risarcibile ai sensi dell’art. 2504 quater c.c.
La mera predisposizione di progetti di fusione privi dei requisiti previsti dalla legge o il mancato rispetto dei termini di cui all’art. 2503 c.c. non sono fatti di per sé idonei a cagionare danno ai creditori, potendo un tale danno essere ipotizzato solo nei casi in cui l’operazione di fusione comporti un’insufficienza patrimoniale della società risultante dalla fusione.
Devoluzione ad arbitri della controversia tra soci e amministratore di fatto e natura dell’azione individuale del socio di srl
In tema di responsabilità degli amministratori, sebbene i singoli soci di una società a responsabilità limitata siano autonomamente legittimati ad esercitare l’azione sociale di responsabilità, deve ritenersi he essi perdono tale (straordinaria) legittimazione a seguito del fallimento [ LEGGI TUTTO ]
Amministratore di fatto di società di capitali e liquidazione del danno arrecato al patrimonio sociale
Le norme di legge che disciplinano l’attività degli amministratori di una società di capitali, dettate al fine di consentire un corretto svolgimento dell’amministrazione dell’ente, sono applicabili non soltanto alle persone fisiche immesse, nelle forme stabilite dalla legge, mediante atto negoziale di preposizione gestoria nelle funzioni di amministrazione, ma anche a coloro che si siano, di fatto ingeriti nella gestione della società in assenza di una qualsivoglia investitura da parte dell’assemblea, sia pure irregolare o implicita; con la conseguenza che [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità esercitata dal commissario straordinario nell’amministrazione straordinaria. Assicurazione della responsabilità civile degli amministratori e legittimità della clausola “claim made”
L’azione di responsabilità esercitata dal curatore del fallimento – o dal commissario straordinario nell’amministrazione straordinaria – ha carattere unitario e inscindibile, risultando frutto della confluenza in unico rimedio delle due diverse azioni di cui agli articoli 2393 3 2394 c.c. [ LEGGI TUTTO ]
Società cooperativa e denunzia al tribunale per gravi irregolarità nella gestione
Il procedimento di denuncia al tribunale per gravi irregolarità nella gestione deve ritenersi ammissibile anche per le società cooperative a responsabilità limitata, atteso che l’art. 2545 quinqulesdecies c.c. ha previsto per le cooperative in genere, comunque modellate, l’operatività dell’art 2409 c.c..
Una clausola compromissoria contenuta nello statuto di una società cooperativa non è idonea a precludere il ricorso al tribunale ai sensi dell’art. 2409 c.c.. La legittìmazione a presentare la denunzia spetta ai soci, non venendo in rilievo, nel caso delle società cooperative, i limiti di partecipazione al capitale sociale ovvero ai limiti numerici dei soci stessi.
Lo status di socio e la titolarità della percentuale indicata nelle disposizioni in tema di impugnazione delle delibere assembleari, [ LEGGI TUTTO ]
Cessazione dell’intero collegio sindacale per dimissioni e prorogatio
Onde non privare la società di un necessario organo previsto dalla legge, la rinunzia di un membro del collegio sindacale ha efficacia immediata solo nel caso in cui sia possibile integrare il collegio sindacale con la sostituzione ex lege del dimissionario con il sindaco supplente.
L’istituto della prorogatio costituisce il portato dell’interesse a garantire la continuità del collegio sindacale e, più in generale, dell’esigenza di garantire la continuità degli organi sociali impedendo l’interruzione nell’assolvimento delle loro funzioni: [ LEGGI TUTTO ]
Cancellazione volontaria di società di persone, estinzione e prova contraria
La regola dell’estinzione delle società per effetto dell’intervenuta cancellazione dal registro delle imprese deve applicarsi anche alla cancellazione volontaria delle società di persone dal registro, quantunque tali società non siano direttamente interessate dalla nuova disposizione dell’art. 2495 c.c., dovendosi precisare soltanto che la situazione delle società di persone si differenzia da quella delle società di capitali, a tal riguardo, solo in quanto l’iscrizione nel registro delle imprese dell’atto che le cancella ha valore di pubblicità meramente dichiarativa, superabile con prova contraria.
Per superare la presunzione di estinzione occorre la prova di un fatto dinamico [ LEGGI TUTTO ]
COMPROMETTIBILITA’ AD ARBITRI DELL’AZIONE DI RESPONSABILITA’ CONTRO GLI AMMINISTRATORI: LIMITI ALLA COMPETENZA DEL GIUDICE ORDINARIO E DISPONIBILITA’ DEI DIRITTI
La clausola compromissoria, inserita nell’atto costitutivo della società, che preveda la deferibilità agli arbitri delle controversie aventi a oggetto le azioni di responsabilità proposte nei confronti degli amministratori di società di capitali, costituisce espressione della volontà delle parti che vi hanno aderito di sottrarsi totalmente alla tutela giurisdizionale ordinaria per affidarsi a quella arbitrale; pertanto, l’operare della suddetta clausola comporta, in presenza della relativa eccezione sollevata tempestivamente con il primo atto difensivo, che il giudice ordinario debba declinare la propria competenza a conoscere della controversia medesima in favore [ LEGGI TUTTO ]