Tribunale di Torino
661 risultati
Originalità e non banalità della forma di un prodotto come segno distintivo
L’originalità e non banalità della forma di un prodotto (nella specie di prodotti dolciari), accresciuta dalla notevole e prolungata diffusione della stessa sul mercato, comporta l’acquisizione da parte della medesima di carattere distintivo del prodotto.
Opere dell’ingegno e titolarità in capo al datore di lavoro dei diritti patrimoniali e morali d’autore
Il diritto patrimoniale d’autore può ben competere anche a una persona giuridica. Se è vero che il titolo di acquisto – a titolo originario – del diritto d’autore, ossia la creazione dell’opera dell’ingegno presuppone normalmente una persona fisica, si deve ritenere che, pur in assenza di una norma generale regolatrice, il datore di lavoro acquisti in via automatica, salvo patto contrario, il diritto esclusivo di utilizzazione economica di qualsiasi opera dell’ingegno creata dal lavoratore dipendente nell’espletamento delle proprie mansioni, essendo questa espressione di un principio generale del nostro ordinamento (art. 64 c.p.i.). [ LEGGI TUTTO ]
Rischio di confusione tra segni distintivi e diligenza professionale
Con riferimento al rischio di confusione, vi sono alcuni particolari del prodotto – compresa la mancanza di indicazione sul paese di origine – che, sebbene possano sfuggire al consumatore, attento solo alla marca e all’aspetto complessivo di questo, non possono non essere percepiti da un venditore professionale [ LEGGI TUTTO ]
Contraffazione di marchio per capi di abbigliamento e metodi di quantificazione del risarcimento del danno
Per l’individuazione del lucro cessante in relazione a fattispecie di commercializzazione di capi d’abbigliamento riportanti marchi oggetto di contraffazione, il criterio di calcolo basato sul numero dei capi di abbigliamento sequestrati presso le sedi dei convenuti, non appare corretto perché tali capi, non essendo stati commercializzati, non possono aver prodotto danno nei confronti dell’attrice.
Tutela cautelare di mero accertamento (negativo) in materia di diritti di proprietà industriale
Il riconoscimento dell’ammissibilità di una tutela cautelare di mero accertamento in materia di diritti di proprietà industriale corrisponde a interessi meritevoli di tutela, poiché consente all’imprenditore che, pur ritenendosi nel giusto, tema ragionevolmente di subire accuse di contraffazione di privative industriali da parte dei propri competitori, la possibilità di provocare immediatamente il contraddittorio sul punto, anziché attendere passivamente le iniziative avversarie. [ LEGGI TUTTO ]
Storno di dipendenti, concorrenza parassitaria e tutela del marchio debole
Deve escludersi la competenza delle sezioni specializzate per le sole controversie in materia di concorrenza sleale che non interferiscono, neppure indirettamente, con l’esercizio dei diritti di proprietà industriale (nella specie, la denominazione sociale e l’insegna). Perché lo storno di dipendenti di un’impresa costituisca atto di concorrenza sleale ex art 2598 n. 3 c.c., tale manovra deve [ LEGGI TUTTO ]
Licenza di brevetto ed esigibilità delle royalties
In tema di licenza di brevetti la fatturazione delle royalties da parte del licenziante non costituisce condizione di esigibilità del relativo credito nei confronti del licenziatario, qualora non si dimostri che il licenziante agisca nell’esercizio di un’impresa o che la fatturazione sia prevista nelle clausole contrattuali come presupposto di esigibilità del credito stesso.
Concorrenza sleale denigratoria e registrazioni ambientali
Integra un’ipotesi di concorrenza sleale c.d. denigratoria la condotta dell’imprenditore che, con carattere di sistematicità, asserisca nei confronti della clientela – per il tramite del personale alle sue dipendenze – l’incompatibilità fra il proprio macchinario e un componente prodotto da un’altra impresa concorrente. [ LEGGI TUTTO ]
Accordi di coesistenza tra segni distintivi e rischio di associazione
Lo scopo di un testo contrattuale è quello di regolamentare in un certo modo e a determinate condizioni i rapporti tra i contraenti e non quello di evitare un diverso trattamento tra le parti stesse e soggetti terzi eventuali e del tutto estranei all’accordo. Queste pattuizioni ulteriori possono anche esservi [ LEGGI TUTTO ]
Violazione del diritto d’autore in relazione a coreografie
L’opera coreografica, purché dotata delle caratteristiche di creatività ed originalità, costituisce opera dell’ingegno protetta dalla legge sul diritto d’autore. Il fatto che l’autrice della coreografia di un’opera lirica trasmessa in un programma televisivo non sia stata minimamente citata come autrice della stessa integra la violazione del diritto morale d’autore che, come è noto, si articola anche nel diritto alla paternità dell’opera, cioè nel diritto dell’autore di presentarsi come tale agli occhi del pubblico. [ LEGGI TUTTO ]