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Postergazione di finanziamenti soci erogati in situazione emergenziale
La circostanza che alcuni finanziamenti siano stati effettuati dai soci, in favore della società, per fronteggiare esigenze urgenti e sopperire all’impossibilità di operare mediante rapporti bancari, a seguito della revoca di tutte le linee di credito, conferma l’impossibilità della società stessa di esercitare normalmente la propria attività, e dunque la necessità di ricorrere a conferimenti di capitale, con la conseguenza che i finanziamenti sono postergabili ex art. 2467 c.c..
Contumacia e mancato disconoscimento della scrittura privata
Durata della società eccessivamente lunga e diritto di recesso da un Confidi
La disciplina dell’art. 2437, co. 3, c.c., in forza del richiamo di cui all’art. 2519, deve ritenersi applicabile anche alle cooperative Confidi. [ LEGGI TUTTO ]
Sulla querela di falso e il valore delle attestazioni rese dal notaio
Ai fini dell’accoglimento della querela di falso, l’atto pubblico – la cui clausola sul prezzo è oggetto della querela – deve essere esaminato nel suo insieme e, quindi, deve essere considerato lo svolgimento complessivo dell’attività tenuta davanti al Notaio, attività che consiste anche nella lettura e nell’approvazione dell’atto [nel caso in esame, il Tribunale ha respinto la querela di falso avente a oggetto la clausola sul prezzo di un contratto di cessione di quote di S.r.l. in quanto, da un lato, le attestazioni circa le lettura e l’approvazione dell’atto non sono state oggetto di querela di falso, con la conseguenza che deve ritenersi provata con la lettura dell’atto l’approvazione della clausola contestata e, dall’altro lato, l’attore non ha neppure allegato la prospettata diversa dichiarazione in ordine al prezzo rispetto a quanto verbalizzato dal Notaio].
Invalidità e contraffazione di marchi: il caso striscia colorata kway
Il segno “striscia colorata”, tre bande verticali di colore giallo arancio e blu navy, costituisce in Italia un valido marchio di fatto dotato di autonoma capacità distintiva anche se usato in combinazione con il marchio KWAY.
Il marchio comunitario “striscia rettangolare”, costituita [ LEGGI TUTTO ]
Sul diritto di recesso del socio di società cooperativa Confidi
La disciplina dei Confidi in materia di avanzi di gestione e di scioglimento dell’ente (art. 13 dl 269/2003, convertito nella L. 326/2003) non può derogare alla disciplina che regola il diritto di recesso del socio di cui all’art. 2437, co. 3, c.c., che in forza del richiamo di cui all’art. 2519, co. 1, c.c., si applica anche alla società cooperativa. L’esigenza di evitare l’assoggettamento a vincoli societari perpetui è invero ritenuta inderogabile dal nostro ordinamento.
Si osserva, inoltre, che ai fini dell’esercizio del diritto di recesso, una durata molto lontana nel tempo (nel caso di specie 2100) è parificabile a una durata a tempo indeterminato (così già Cass. n. 9662/2013 e lo stesso Trib. Torino n. 2363/2017).
Spetta il recesso da società cooperativa con un termine particolarmente lungo
In forza del richiamo di cui all’art. 2519 c. 1 c.c., la previsione dell’art. 2437 c. 3 c.c. è da ritenersi applicabile anche ad una società cooperativa che svolga un’attività di garanzia collettiva di fidi, in quanto non vi è alcuna incompatibilità tra il ruolo “pubblico” di tale società e l’esigenza, ritenuta inderogabile dal nostro ordinamento, di evitare l’assoggettamento a vincoli societari perpetui e tale incompatibilità non è giustificata dalla disciplina dei confidi in materia di avanzi di gestione e di scioglimento dell’ente (art. 13 dl 269/2003, convertito nella L. 326/2003). [ LEGGI TUTTO ]
In tema di compravendita di quote con patto di manleva per pretese relative a periodi antecedenti la cessione, la litis denuntiatio non è necessaria se non è contrattualmente prevista
In materia di clausole di garanzia accessorie a contratti di compravendita di quote sociali, l’impegno assunto dal cedente di rifondere la target relativamente ad ogni pretesa fiscale e contributiva antecedente la data di cessione di quote, anche se derivante da avvisi di accertamento notificati successivamente alla cessione di quote, non obbliga la target medesima alla litis denuntiatio. Pertanto, in assenza di esplicita previsione contrattuale in tal senso, la società target potrà pretendere di essere manlevata dal cedente di quote anche se non gli aveva dato conto dell’avvenuta notificazione dell’avviso di accertamento fiscale.
I negozi con i quali si concretizza la fuoriuscita del socio possono costituire un contratto atipico unitario
Quando l’exit dalla compagine sociale di un socio di una s.r.l. è realizzata attraverso una serie di molteplici negozi, è possibile ravvisare tra gli stessi un’interdipendenza finalizzata al perseguimento di un risultato economico complesso e unitario. In simili circostanze vari rapporti negoziali tra loro coordinati e legati da un vincolo di dipendenza possono essere ricondotti a un unico contratto atipico, anche se [ LEGGI TUTTO ]
Subentro nel rapporto sociale e mutualistico dell’erede del socio defunto: discrezionalità dell’organo amministrativo e impossibilità di subentro automatico
Agli eredi del socio cooperatore defunto spetta il diritto alla liquidazione della quota del de cuius e non è previsto l’automatico subentro.
L’autonomia statutaria può disciplinare [ LEGGI TUTTO ]