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Azione di responsabilità esercitata dal curatore nei confronti degli amministratori di srl

L’azione di responsabilità esercitata dal curatore ai sensi dell’art. 146 l. fall. cumula in sè le diverse azioni previste dagli artt. 2393 e 2394 c.c.a favore, rispettivamente, della società e dei creditori sociali, onde il curatore può formulare istanze risarcitorie tanto con riferimento ai presupposti della responsabilità contrattuale degli amministratori verso la società, quanto [ LEGGI TUTTO ]

Il recesso del socio nella società in accomandita semplice

È configurabile una giusta causa di recesso solo quando lo stesso rappresenta la reazione a comportamenti gravi attuati dagli altri soci, incidenti sulla compagine sociale e sul patrimonio della società, che obiettivamente e ragionevolmente non consentano [ LEGGI TUTTO ]

8 Agosto 2016

Responsabilità di amministratore di s.r.l. nei confronti di una banca per fraudolenta emissione di ricevute bancarie

L’azione di cui all’art. 2476 co. 6 c.c. è concessa ai terzi (tra cui in primis i creditori sociali) per il danno che il loro patrimonio direttamente subisca per effetto della mala gestio dell’amministratore e si distingue dall’azione di responsabilità [ LEGGI TUTTO ]

5 Agosto 2016

Natura della responsabilità della società beneficiaria di una scissione per debiti della società scissa e rapporto con l’istituto dell’opposizione

Ai sensi dell’art. 2506-quater co. 3 c.c.,  a seguito del prodursi degli effetti della scissione, ciascuna società in essa coinvolta «è solidalmente responsabile, nei limiti del valore effettivo del patrimonio netto ad essa assegnato o rimasto, dei debiti della società scissa non soddisfatti dalla società cui fanno carico». [ LEGGI TUTTO ]

5 Agosto 2016

Iscrizione nel registro delle imprese e ordine di cancellazione contenuto in sentenza non definitiva

Ai fini della iscrizione nel registro delle imprese di ordini di cancellazione disposti con sentenza, non è necessario il passaggio in giudicato del provvedimento, essendo sufficiente la provvisoria esecutività.

Azione sociale e azione individuale di responsabilità nei confronti degli amministratori e mutatio libelli

In un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori l’originaria domanda di condanna in favore dei soci attori in proprio non può essere qualificata diversamente che come azione individuale di responsabilità ex art. 2476 comma 6 cod. civ. Conseguentemente, il mutamento [ LEGGI TUTTO ]

3 Agosto 2016

Inammissibilità del ricorso ex art. 700 per sospensione di delibera

E’ inammissibile la domanda proposta ex art. 700 c.p.c. volta ad ottenere la sospensione della delibera del consiglio di amministrazione di un socio di cooperativa per difetto del requisito di sussidiarietà e per mancata previa instaurazione [ LEGGI TUTTO ]

3 Agosto 2016

Carenza di interesse ad agire a seguito di mancata impugnazione di delibera assembleare

L’impugnazione della delibera assembleare rappresenta l’unico mezzo idoneo a rimuovere gli effetti delle deliberazioni illegittime, sicché, ove tale rimedio non sia esperito, gli effetti prodotti dalla delibera devono ritenersi stabili e intangibili. Ne deriva che l’accertamento dell’illegittimità di un atto presupposto non può travolgere gli effetti di una successiva delibera non impugnata e, quindi, la relativa domanda deve essere rigettata per difetto di interesse ad agire (nella specie, il Tribunale ha rigettato per carenza di interesse ad agire la domanda di un socio volta a far accertare il corretto esercizio del proprio diritto di opzione e la conseguente illegittimità dell’aumento di capitale sottoscritto da terzi, ritenendo che l’accoglimento della domanda non avrebbe portato alcuna utilità all’attore, che aveva comunque perduto la propria partecipazione azionaria a seguito di una successiva operazione di azzeramento e ricostituzione del capitale sociale sopravvenuta in corso di giudizio, approvata dall’assemblea dei soci senza la partecipazione dell’attore e senza che questi avesse impugnato la relativa delibera).

 

2 Agosto 2016

Invio di lettera di diffida e danno da sospensione dell’attività: assenza di nesso di causalità

Non si ravvisa un nesso di causalità certo tra la condotta pretesamente illecita (nella specie, l’invio di una lettera di diffida) e l’evento dannoso (nella specie, le perdite derivanti dalla sospensione della distribuzione dei prodotti contestati), poiché [ LEGGI TUTTO ]