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La decisione di avviare procedure di risoluzione della crisi aziendale fa parte delle scelte discrezionali rimesse all’amministratore

La decisione di avviare procedure di risoluzione della crisi aziendale fa parte delle scelte discrezionali rimesse all’amministratore, tant’è vero che – per esempio – il legislatore ha espressamente posto dei requisiti formali in tal senso nella disciplina della proposta di concordato. Nell’ambito di tale autonomia, l’amministratore non è vincolato dall’esito dell’assemblea cui egli abbia ritenuto di sottoporre la sua scelta gestionale (argomenta sul punto anche ex: Cassazione civile sez. I 16 aprile 2014 n. 8867 secondo cui: “La scelta dell’amministratore di una società di assoggettare una determinata opzione amministrativa alla volontà dell’assemblea non fa venire meno il carattere deliberativo della determinazione assembleare, cosicché non può ritenersi che l’ipotetico potere dell’amministratore di disattenderne le indicazioni – in quanto non vincolanti – precludano l’impugnazione della deliberazione ai soci di minoranza, che abbiano l’interesse a farne accertare l’invalidità e/o l’abusività dell’opzione amministrativa che ne costituisce il contenuto). Anche a prescindere da valutazioni circa la genericità o meno dell’ordine del giorno, la sospensione della delibera nel senso di richiesta di auto fallimento della società, sotto questo profilo, sarebbe inutiliter data per i soci di minoranza in quanto – anche a voler sospendere la delibera impugnata – non si potrebbe evitare la decisione di chiedere l’autofallimento e, quindi, l’evento paventato come dannoso dai soci di minoranza.

8 Luglio 2014

Un caso di responsabilità aquiliana: l’abuso di dipendenza economica

In assenza di un rapporto contrattuale che possa determinare l’applicazione della disciplina di cui alla L. n. 192/1998, l’abuso di dipendenza economica [ LEGGI TUTTO ]

7 Luglio 2014

La giurisdizione del giudice italiano per provvedimenti cautelari eseguiti fuori dal territorio italiano

Ai sensi dell’art. 3, comma 1, L. n. 218/1995, la giurisdizione sussiste quando il convenuto è domiciliato o residente in Italia. L’art. 10 della medesima legge non esclude la giurisdizione del giudice italiano per i provvedimenti cautelari che devono essere eseguiti fuori dal territorio italiano quando il giudice italiano abbia giurisdizione nel merito.

7 Luglio 2014

Nullità del ricorso cautelare per mancata indicazione delle conclusioni della causa di merito

In un ricorso cautelare l’indicazione della futura azione di merito è requisito indispensabile al fine di poter controllare l’effettiva competenza del giudice adito ed il rapporto funzionale e di strumentalità fra cautela invocata e futuro giudizio di merito [ LEGGI TUTTO ]

7 Luglio 2014

Concorrenza sleale per storno di dipendenti

Non integra in sé alcun profilo di illiceità il fatto che un concorrente proponga migliori trattamenti retributivi al fine di acquisire personale specializzato anche presso concorrenti, ciò rientrando in linea generale nel normale gioco concorrenziale in cui le risorse umane più qualificate o si formano all’interno delle aziende o si reperiscono all’esterno sostenendone i maggiori costi (o costi di formazione o retribuzione più alta per personale già qualificato). [ LEGGI TUTTO ]

7 Luglio 2014

Diritto di inedito e titolarità dei diritti di pubblicazione e di messa in commercio

Il diritto di inedito, quale diritto di opporsi alla prima pubblicazione dell’opera, non appare riconducibile alla sola categoria dei diritti patrimoniali ma rientra nell’ambito delle facoltà personalissime dell’autore, esplicandosi anche attraverso la possibile scelta di non destinare il frutto della propria attività creativa al pubblico. E ciò anche revocando il consenso dato a terzi a procedere alla pubblicazione fino al momento in cui essa non si sia verificata. [ LEGGI TUTTO ]

7 Luglio 2014

Relazione del curatore fallimentare e prova del periculum del sequestro conservativo nei confronti dell’amministratore delegato di S.r.l. fallita

L’efficacia probatoria del contenuto della relazione redatta dal curatore fallimentare va diversamente valutata a seconda della natura delle risultanze da essa emergenti: mentre, infatti, la relazione, in quanto formata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, fa piena prova fino a querela di falso degli atti e dei fatti che egli attesta essere stati da lui compiuti o essere avvenuti in sua presenza, [ LEGGI TUTTO ]

4 Luglio 2014

Legittimità dell’iscrizione nel Registro delle imprese della domanda giudiziale inerente quota di srl

E’ legittima l’iscrizione nel Registro delle imprese della domanda giudiziale con cui si chiede il trasferimento di una quota di srl, in virtù del disposto dell’art. 2470 comma 3 c.c. – che prevede l’anteriorità dell’iscrizione nel Registro delle imprese quale criterio di preferenza tra più acquirenti in buona fede della quota – e [ LEGGI TUTTO ]