tutti
7183 risultati
Illegittimità della delibera di esclusione del socio di cooperativa e motivo illecito di licenziamento
E’ illegittima la delibera di esclusione di socio di cooperativa che sia fondata su una contestazione di interruzione del servizio che sia consistita, in realtà, in esercizio del diritto di sciopero.
Considerata la natura ritorsiva dell’esclusione dei soci-lavoratori, è parimenti illegittimo il conseguente licenziamento senza preavviso, che è derivato dall’espulsione stessa, considerando il disposto degli artt. 4 l.n. 604 del 1966 e 15 l.n 300 del 1970. In particolare il motivo illecito, quale certamente è lo scopo ritorsivo che connota gli atti compiti dalla cooperativa, inficia la validità anche del licenziamento, rendendolo nullo ex art. 1345 c.c.
Garanzie dell’alienante nel trasferimento d’azienda
Il negozio di trasferimento d’azienda può essere autonomo rispetto agli accordi – contenuti nel medesimo contratto – relativi alla licenza del marchio di titolarità dell’alienante e può, quindi, rimanere in essere nonostante questi ultimi perdano efficacia.
Revoca dell’amministratore di S.r.l.
La violazione del divieto di concorrenza ex art. 2390 c.c. e la violazione del dovere di fedeltà degli amministratori costituiscono condotte di gravità tale da giustificare la revoca dell’amministratore.
Nullità del patto di non concorrenza
La mancata determinazione della limitazione territoriale dell’operaitività della clausola contenente un patto di non concorrenza, ovvero della mancata limitazione della stessa ad una determinata attività, ne comporta la nullità.
Impugnazione da parte dei soci delle delibere del consiglio di amministrazione e nozione di “diritto” ex art. 2388 c.c.
Ai liquidatori, in difetto di norma espressa e diversa sul punto (tale non essendo quella dettata dall’art. 2489 co. 1° cod. civ., giusta il quale essi “hanno il potere di compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della società”), si applica in forza del rinvio contenuto nell’art. 2488 anche [ LEGGI TUTTO ]
Decorrenza del termine per la riassunzione del processo a seguito di fallimento della controparte
L’art. 43 l.f., secondo il quale l’apertura del fallimento determina l’interruzione del processo, deve essere inteso nel senso che il termine perentorio previsto dall’art. 305 c.p.c. per la riassunzione del processo decorre non dalla data della sentenza dichiarativa di fallimento, né – come invece affermato da alcuni precedenti di legittimità – dalla data di iscrizione della sentenza nel Registro delle Imprese, bensì [ LEGGI TUTTO ]
Modello di utilità e nullità rilevabile d’ufficio
E’ preclusa al giudice la possibilità di sollevare d’ufficio ragioni di nullità di un titolo di proprietà industriale per motivi diversi e ulteriori da quelli che la parte interessata ha selezionato, in tal modo implicitamente riconoscendo la validità del titolo di proprietà industriale per i profili non contestati. Tale regola [ LEGGI TUTTO ]
L’utilizzatore informato nei modelli ornamentali: nozione e caratteristiche
E’ utilizzatore informato colui che può richiamarsi ad una relazione con il settore di riferimento non meramente passiva o consumeristica, proponendosi come interlocutore qualificato per l’impresa produttrice. [ LEGGI TUTTO ]
Tutela d’urgenza del diritto di consultazione della documentazione contabile da parte del socio non amministratore di s.r.l.
L’art. 2476, comma 2, c.c. attribuisce al socio non amministratore di s.r.l. un potere incondizionato di controllo sulla gestione sociale attraverso l’accesso in qualsiasi momento dell’esercizio alla più ampia gamma di informazioni, anche attraverso un professionista di fiducia, e con la possibilità di estrarre copia della documentazione consultata, [ LEGGI TUTTO ]
Nullità del deposito in mala fede e requisito della novità
Non è sufficiente ad integrare mala fede nella registrazione di un segno distintivo la conoscenza da parte del richiedente del limitato uso da parte di altro soggetto, nei confronti del quale abbia anteriormente agito [ LEGGI TUTTO ]