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Presupposti per l’ordine di ispezione dell’amministrazione di società cooperativa

Il tribunale, verificate gravi irregolarità nella gestione della società cooperativa, può, ai sensi dell’art. 2409 comma II c.c. ordinare l’ispezione dell’amministrazione. Non rileva ai fini della sospensione, prevista dall’art. 2545-quinquiesdecies, l’eventuale diffida dell’Autorità di vigilanza a sanare le gravi irregolarità riscontrate nell’ambito di un’attività di revisione ordinaria.

Requisiti per la concessione di un decreto inaudita altera parte in relazione a prodotti di uso comune

Deve ritenersi sussistente il requisito del periculum in mora quando – in generale – in considerazione delle caratteristiche proprie dell’illecito denunciato, esso sia suscettibile di incidere in modo difficilmente quantificabile e potenzialmente irreversibile sugli equilibri di mercato, caratteristiche tali quindi da integrare una sorta di pregiudizio in re ipsa; deve inoltre [ LEGGI TUTTO ]

Presupposti della dichiarazione giudiziale di scioglimento della società ex art. 2484, co. 1, n. 3 e della nomina giudiziale dei liquidatori ex art. 2487, co. 2

Ai fini della dichiarazione giudiziale di scioglimento della società ex art. 2484, co. 1, n. 3, il giudice è chiamato ad accertare la sussistenza o meno di una causa di scioglimento della società sulla base degli elementi oggettivi indicati dalla legge. In particolare, egli non può escludere [ LEGGI TUTTO ]

Decadenza per non uso di un marchio comunitario e convalida

L’istituto della priorità ha la funzione di consentire al richiedente di disporre di un “periodo di riflessione” durante il quale valutare l’ambito territoriale in cui ricercare effettivamente la tutela, evitando di dover depositare contemporaneamente le domande in tutti i Paesi di interesse potenziale, mantenendo comunque salvo il requisito della novità nei vari Paesi [ LEGGI TUTTO ]

Risarcimento del danno da abuso di posizione dominante

In materia di risarcimento del danno causato da abuso di posizione dominante, l’accertamento effettuato dall’Autorità  Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e/o dal giudice amministrativo nel giudizio avviato dall’impugnazione della delibera dell’Autorità, costituisce [ LEGGI TUTTO ]

Brevetto europeo e traduzione italiana

Ai fini della validità del brevetto europeo in Italia non può ritenersi sufficiente il deposito di una qualsiasi traduzione del testo del brevetto che sia semplicemente dichiarata conforme al testo originale, ma sussiste l’onere a carico del richiedente di procedere a depositare una traduzione italiana realmente conforme e corrispondente al testo del brevetto concesso a livello europeo: l’art. 57, infatti, [ LEGGI TUTTO ]

Abuso di dipendenza economica e storno di dipendenti

La responsabilità da abuso di dipendenza economica – che è un profilo patologico attinente ai contratti di durata in genere e non solo ai rapporti di fornitura – ha natura contrattuale e come tale può essere oggetto di deroga della giurisdizione, pattuita contrattualmente.  [ LEGGI TUTTO ]

Prelazione statutaria, cessione di azioni e responsabilità dell’amministratore

Se pure il patto di prelazione inserito nello statuto di una società di capitali ed avente ad oggetto l’acquisto delle azioni sociali ha efficacia reale, poiché è preordinato a garantire un particolare assetto proprietario, e, in caso di violazione, è opponibile anche al terzo acquirente, [ LEGGI TUTTO ]

28 Febbraio 2014

Vizio di convocazione dell’organo collegiale e sanatoria. Rapporti tra delegante e delegato.

In ipotesi di discussione in ordine a un argomento non indicato nell’ordine del giorno della riunione, il soggetto che partecipa ai lavori dell’organo collegiale ha l’onere di dichiarare di non essere adeguatamente informato su quello specifico argomento (proprio in ragione della omessa indicazione nell’ordine del giorno) in modo tale da richiedere all’assemblea di soprassedere alla relativa discussione. [ LEGGI TUTTO ]

28 Febbraio 2014

Contraffazione di marchio e “confondibilità inversa”

Due marchi simili o identici tra loro devono ritenersi confondibili – e perciò soggetti alla disciplina di cui all’art. 20 cpi – non solo quando vi sia il rischio che i beni o servizi del marchio registrato successivamente siano ricollegati all’azienda titolare del marchio anteriore, ma anche nel caso inverso in cui i beni o servizi del marchio anteriore siano associati dai consumatori al titolare del marchio successivo, fenomeno che si verifica quando la forza e la notorietà generale dell’azienda titolare del secondo marchio è tale, da indurre i consumatori a ritenere che anche i prodotti o servizi del titolare del primo marchio provengano o siano ricollegabili all’azienda leader sul mercato (cd reverse confusion). [ LEGGI TUTTO ]