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Patto leonino e promessa del fatto del terzo assunta da una SGR
E’ indifferente che il patto leonino sia previsto nello statuto della società o in un patto parasociale, ma è necessario che sia stabilito tra i soci di una società, mentre sono irrilevanti i patti tra soci e terzi aventi ad oggetto la vendita della partecipazione. Ciò per l’ovvio motivo che, rispetto alla ratio del divieto, non conta [ LEGGI TUTTO ]
Opzione put e divieto di patto leonino
La causa del patto d’opzione consiste nel rendere ferma per il tempo pattuito la proposta relativamente alla conclusione di un ulteriore contratto, con correlativa attribuzione all’altra parte del diritto di decidere circa la conclusione di quel contratto entro quel medesimo tempo. L’opzione si inserisce, cioè, in una fattispecie a formazione progressiva [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore di società fallita per doloso occultamento di informazioni
Può essere imputato all’aministratore delegato di società fallita il danno derivante alla società dalla prosecuzione dell’attività (nella specie la realizzazione di un film), se questi fornisce informazioni dolosamente false agli altri amministratori sullo stato di realizzazione dell’opera e sulla prevedibile conclusione dei lavori.
Danno da investimento disinformato e legittimazione attiva ad agire per il risarcimento in capo alla società e non ai soci
La domanda attorea proposta da un fondo comune di investimento mobiliare chiuso deve essere qualificata quale domanda pertinente non al fondo ma alla società di gestione del risparmio che ha rilasciato il mandato per conto del fondo medesimo, tale per cui a quest’ultimo deve essere assegnato un termine per la regolarizzazione della procura. [ LEGGI TUTTO ]
Azione di responsabilità del curatore nei confronti dell’amministratore di s.r.l.
Anche dopo la riforma societaria il curatore di una s.r.l. è legittimato ad esercitare l’azione di responsabilità della società e dei creditori sociali nei confronti dell’amministratore.
Risoluzione consensuale e forma del contratto di trasferimento di quote di srl
La risoluzione consensuale del contratto di trasferimento di quote di partecipazione in una società a responsabilità limitata, indipendentemente dall’eventuale esistenza di immobili nel patrimonio di questa, non richiede né “ad substantiam” né “ad probationem” la forma scritta, la quale non è necessaria per la validità ed efficacia della cessione tra le parti, bensì soltanto per la sua opponibilità alla società stessa.
Azione di responsabilità ex art 146 l.fall.: onere probatorio
L’azione di responsabilità ex art. 146 l.fall. presuppone il concorso di due indefettibili condizioni: 1) la violazione dell’obbligo di adempiere, con la necessaria diligenza, gli obblighi imposti dalla legge e dell’atto costitutivo a tutela della compagine sociale e dei creditori sociali; 2) l’esistenza di un danno causalmente imputabile al comportamento negligente posto in essere dagli amministratori. Orbene, in applicazione degli ordinari canoni probatori che sovraintendono il processo civile, appare incontrovertibile che graverà sull’istante l’onere di dimostrare la sussistenza di siffatti presupposti. Più precisamente graverà sulla curatela l’onere di provare, giusta il disposto dell’art. 2697 c.c., sia la violazione dei doveri e degli obblighi di derivazione pattizia o legale legati alla assunzione dell’incarico da parte dell’amministratore sia l’esistenza di precipue voci di danno eziologicamente riconducibili alla inosservanza dei suddetti obblighi e doveri.
Potendosi configurare un’inversione dell’onere della prova solo quando l’assoluta mancanza ovvero l’irregolare tenuta delle scritture contabili rendano impossibile al curatore fornire la prova del predetto nesso di causalità (cfr. Cass. n. 7606/11). [Nel caso di specie dalla stessa relazione del consulente della curatela si evince l’insussistenza di tale ipotesi posto che risulta che la società ha tenuto i libri contabili fino alla data in cui è cessata ogni attività e l’esame della documentazione fornita alla curatela si è rivelato idonea alla ricostruzione della gestione degli affari e del movimento degli affari della società, il che basta ad escludere la possibilità di ricorrere al criterio residuale della differenza attivo-passivo, con la conseguente necessità di provare il danno]
Società di fatto tra persona fisica e giuridica, partecipazione alle perdite in caso di conferimento indeterminato
Una società di fatto è certamente ammissibile anche tra una persona giuridica e una persona fisica.
In assenza di un contratto formale scritto e dell’iscrizione nel registro delle imprese, risulta comunque configurabile una società di fatto [ LEGGI TUTTO ]
Inibitoria della prosecuzione di attività di impresa in violazione di accordi contrattuali pregressi
Quando le parti si impegnano al raggiungimento di un accordo commerciale, con una formula aperta alla libera negoziazione dei contraenti, ovvero “secondo le forme che si riterranno più utili o necessarie”, sostanziandosi in un reciproco e non meglio definito dovere di cooperazione, appare obiettivamente incoercibile e il puntuale adempimento di tale obbligo non può essere utilmente conseguito neppure attraverso l’inibitoria di una determinata attività.