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16 Febbraio 2012

Scioglimento della società escluso in caso di conflitti tra soci che non incidono direttamente sulla gestione

Il conflitto tra soci di una società semplice derivante da “gravi inadempienze” di uno di essi, potendo essere rimosso mediante l’esclusione del socio inadempiente da parte degli altri ovvero attraverso il recesso per giusta causa del socio adempiente, non può configurare causa di scioglimento della società laddove, in fatto, l’attività economica sociale può proseguire regolarmente.

30 Dicembre 2011

Divieto di patto leonino ex art. 2265 c.c.: società di capitali e patti tra soci extrastatutari

Il divieto di patto leonino di cui all’art. 2265 c.c. – la cui ratio è riconducibile alla stessa struttura del contratto di società, in quanto la eliminazione assoluta e costante del rischio d’impresa in capo a uno dei soci ne altera radicalmente la struttura, in particolare [ LEGGI TUTTO ]

5 Novembre 2011

Contraffazione di marchi relativi a prodotti identici

Nel giudizio di contraffazione di un marchio, lievissime differenziazioni introdotte dal presunto contraffattore che non introducano, anche rispetto all’ insieme, elementi di differenziazione sufficienti ad escludere l’interferenza con i segni anteriori, determinano un evidente rischio di confusione, anche sotto il profilo dell’ associazione tra [ LEGGI TUTTO ]

2 Aprile 2011

Sostituzione di SGR: effetti sulla titolarità dei beni del Fondo

La sostituzione di SGR non determina il trasferimento della proprietà delle azioni incluse nel patrimonio del Fondo.

La SGR non ha la proprietà sostanziale dei beni inclusi nel fondo; di essi la SGR ha piuttosto [ LEGGI TUTTO ]

10 Dicembre 2010

Impugnazione di bilancio e clausola compromissoria

La compromettibilità delle controversie si fonda sulla natura disponibile del diritto oggetto della controversia e non sulla disponibilità dell’azione. La compromettibilità in arbitri infatti, non deve essere valutata alla luce della disponibilità del [ LEGGI TUTTO ]

4 Novembre 2010

Confini del sindacato da parte del giudice sull’opportunità delle scelte gestorie e quantificazione del danno causato dall’amministratore. Assenza di un obbligo di controllo preventivo in capo ai sindaci.

Le scelte dell’amministratore sono insindacabili da parte del giudice investito ex post della domanda di accertamento della sua responsabilità solo quando risulti che tale valutazione sia stata compiuta all’esito dell’assolvimento di tutti gli oneri di controllo, verifica e acquisizione delle informazioni necessarie per poter assumere una decisione consapevole e informata di tutte le conseguenze che gli atti compiuti possono comportare per la società e in conformità dei canoni di ragionevolezza, prudenza e prevedibilità del risultato delle operazioni stesse [ LEGGI TUTTO ]