Compenso dell’amministratore: la mancanza di deleghe non incide sulla quantificazione
Corrispondere a un amministratore senza deleghe un emolumento pari a quello degli altri amministratori con deleghe non costituisce una voce di danno al patrimonio della società, posto che si tratti di un criterio di suddivisione deciso dal Consiglio di amministrazione nel limite di un costo complessivo per gli amministratori fissato con delibera dall’assemblea dei soci. Infatti un diverso riparto interno non muterebbe l’incidenza del costo degli amministratori per la società stessa.
Le somme versate da un amministratore alla società a titolo di futuro aumento di capitale non rappresentano un credito che possa essere compensato con il debito del medesimo amministratore verso la società per danni provocati al patrimonio della stessa e liquidato dal Tribunale. Le prime infatti rappresentano importi da considerare conferimenti dei soci in conto capitale di rischio e non come rimborsi/risarcimenti; ne consegue che tali somme non possono essere dedotte dal danno liquidato.
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Pier Paolo Picarelli
Avvocato | DottorandoAvvocato | Dottorando in Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche presso l'Università degli Studi del Molise(continua)