Danno arrecato al patrimonio di una società in house, azione di responsabilità e giurisdizione della Corte di Conti
In caso di azione di responsabilità nei confronti degli amministratori promossa da un società pubblica costituita per la gestione di servizi pubblici locali in regime di affidamento diretto in house, sussiste la competenza giurisdizionale della Corte dei Conti, e non del Giudice Ordinario, posto che
“l’ente in house non può ritenersi terzo rispetto all’amministrazione controllante ma deve considerarsi come uno dei servizi propri dell’amministrazione stessa (così Cons. Stato Ad. plen. 1/08)…la distinzione tra socio (pubblico) e società (in house) non si realizza più in termini di alterità soggettiva…se non risulta possibile configurare un rapporto di alterità tra l’ente pubblico partecipante e la società in house cui essa fa capo è giocoforza concludere che anche la distinzione tra patrimonio dell’ente e quello della società si può porre in termini di separazione patrimoniale ma non di distinta titolarità. Dal che discende che, in questo caso, il danno eventualmente inferto al patrimonio della società da atti illegittimi degli amministratori…è arrecato ad un patrimonio (separato ma pur sempre) riconducibile all’ente pubblico: è quindi un danno erariale, che giustifica l’attribuzione alla Corte dei conti della giurisdizione sulla relativa azione di responsabilità” (così in particolare SS.UU 25.11.2013 n. 26283, poi confermata da SS.UU 24.10.14 n 22609).