Determinazione dell’equo compenso per la diffusione radiofonica di fonogrammi
Il mancato pagamento del diritto al compenso per l’utilizzazione a scopo di lucro dei fonogrammi mediante la diffusione radiofonica spettante al produttore fonografico ai sensi dell’art. 73 l.d.a. non integra un illecito extracontrattuale posto che l’art. 72 l.d.a. non subordina all’autorizzazione del produttore fonografico anche la mera diffusione del fonogramma (nella specie un’emittente radiofonica aveva inviato a SCF richiesta di stipulare contratto di licenza, senza poi successivamente stipularlo).
La misura del compenso dovuto è stata rinviata dal legislatore alla norma regolamentare, in base alla quale è stato emesso il d.c.p.m. 1.9.1975 (oggi sostituito dal d.p.c.m. 2.2.2015, ndr) che regola tuttora tale profilo, salvo accordo tra le parti.
SCF rappresenta un numero di produttori fonografici, che sono rappresentativi di una quota prossima alla totalità dei fonogrammi quotidianamente diffusi dalle emittenti radiofoniche.
La possibilità di discostarsi rispetto ai valori previsti in via regolamentare per la determinazione del quantum dell’equo compenso ex art. 73 L.A. è riservata in via esclusiva all’autonomia negoziale delle parti; essa, anzi, appare essere verosimilmente la fonte privilegiata dal legislatore per la regolamentazione di tali interessi, in quanto solo le parti possono bilanciare nel modo economicamente più conveniente per i rispettivi interessi ogni aspetto effettivamente rilevante di tale determinazione, che può comprendere in tale bilanciamento da una parte ad esempio la convenienza a fissare compensi forfettari – che escludono la necessità di dare luogo a complesse verifiche sui fonogrammi trasmessi, sulla titolarità degli stessi, sui tempi effettivi di diffusione ecc. – e dall’altra a far risaltare specifiche componenti economiche e di mercato in teoria influenti sulla realtà imprenditoriale di tale particolare settore economico.
Per visualizzare la sentenza devi effettuare login
Carmine Di Benedetto
Dottorando di ricerca in Diritto privato, diritto romano e cultura giuridica europea presso l'Università di Pavia. Laurea in Giurisprudenza (110/110 con lode) presso Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano, 2013....(continua)