Dimissioni della maggioranza dei membri del CdA e comunicato stampa di cessato “pactum fiduciae” verso i consiglieri revocati in s.p.a. quotata
La veemenza e la gravità dei contrasti emersi all’interno del CdA fa apparire pienamente comprensibile e senz’altro “giustificata” la scelta delle dimissioni fatta dalla maggioranza dei membri del CdA, da intendersi come decisione unilateralmente assunta dai singoli amministratori nella propria esclusiva responsabilità; pertanto la conseguente decadenza di tutti i membri dell’organo, espressamente prevista dalla Statuto, non configura alcuna ipotesi di “revoca” di amministratori in carica, quale manifestazione di volontà effettivamente riferibile alla società di cui sarebbe stato legittimo pretendere adeguata motivazione.
Posto che la società quotata è tenuta a comunicare le vicende relative agli organi di governo della società e delle sue controllate, il comunicato stampa che si limiti a fare riferimento al sopravvenuto venir meno del “pactum fiduciae” non implica di per sé alcun giudizio di disvalore sulla persona dei consiglieri revocati.
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Daniela Russo
Avvocato del Foro di MilanoLaurea in giurisprudenza a pieni voti presso l'Università degli Studi di Parma e abilitazione all'esercizio della professione forense presso la Corte d'Appello di Milano. Tirocinio formativo presso la Sezione...(continua)