Dissidi tra soci in una società di persone e presupposti per la nomina del liquidatore giudiziario
In presenza di un dissidio sostanziale tra soci di una società di persone sulla sussistenza della causa di scioglimento, il ricorso per la nomina di liquidatore ex art. 2275 c.c. non è ammissibile.
Non rilevano ai fini dell’affermazione della sussistenza di una causa di scioglimento la mera difficoltà economica della società né la presenza di addebiti gestori in quanto non costituiscono di per sé una causa di scioglimento, che richiede l’impossibilità assoluta e obiettiva di conseguire l’oggetto sociale.