Estensione della delega raccolta ai sensi del t.u.f.
Deve ritenersi ammissibile la tutela cautelare atipica ex art. 700 c.p.c. avente ad oggetto la pretesa di un socio di s.p.a., che, temendo ex ante lo svolgimento non corretto delle votazioni assembleari da parte del Presidente dell’assemblea, richieda al Tribunale l’emissione di un provvedimento di inibitoria di condotte assembleari illecite, qualora queste si preannuncino come altamente probabili. Ai soli fini dell’ammissibilità occorre infatti solo verificare il rapporto di strumentalità con la causa di merito in vista della quale la tutela anticipata è richiesta e il fatto se la misura tipica concessa dal sistema (nella specie, la sospensiva ex art. 2378 c.c.) potrebbe rimediare al pregiudizio che, secondo la prospettazione dell’istante, la illegittimità della condotta gli arrecherebbe.
La rappresentanza conferita mediante delega sollecitata e raccolta ai sensi dell’art. 136 t.u.f. deve ritenersi estesa anche a tutte le decisioni organizzative funzionali alla procedura assembleare che appaiano strumentali rispetto al risultato dell’esercizio del voto sull’argomento all’ordine del giorno per cui la delega è stata conferita.
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Paolo F. Mondini
Fondatore e Responsabile scientificoFondatore e responsabile scientifico del progetto di Giurisprudenza delle Imprese, il prof. Paolo Flavio Mondini è Associato di Diritto commerciale e bancario presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza....(continua)