La prova dei presupposti che legittimano la delibera di esclusione del socio spetta alla società convenuta in giudizio
Nel giudizio promosso dal socio in opposizione alla delibera di esclusione dalla società, quest’ultima assume veste sostanziale di parte istante per la risoluzione del rapporto ed è, per l’effetto, tenuta a provare il fatto specifico in base al quale risulti adottata quella deliberazione, senza poter invocare in giudizio, a sostegno della legittimità della medesima, fatti distinti e diversi ancorché potenzialmente idonei a giustificare l’interruzione del rapporto societario (sulla base di questo principio il Tribunale ha accolta la domanda di annullamento della delibera di esclusione di un medico socio di una cooperativa operante nel settore sanitario, non ritendo comprovati da parte della società “attrice sostanziale” i presupposti di fatto assunti a fondamento del provvedimento di esclusione).